Molte donne tendono a confonderla con la cellulite, ma in verità la ritenzione idrica non è che il suo stadio di partenza, una condizione fisica su cui poi la nemica numero uno si annida e si consolida. Ma l’una non presuppone l’altra: mentre la cellulite una volta comparsa è dura da far sparire, la ritenzione idrica si può recuperare facilmente, adottando uno stile di vita consono.
Innanzitutto, chiariamo che cos’è: ritenzione idrica è il termine medico per intendere la difficoltà dell’organismo ad espellere i liquidi in eccesso. Il ristagno di tali liquidi avviene soprattutto all’altezza delle zone del corpo che tendono ad accumulare grasso, quindi glutei, cosce, pancia, ma ciò non significa che solo chi è fornita di ‘rotolini di ciccia’ ne sia soggetta: anche le donne più snelle possono soffrire di ritenzione idrica, perché si tratta di un fenomeno spesso a sé stante. Tuttavia, il sovrappeso rallenta la diuresi, e di conseguenza favorisce il ristagno dei liquidi.
Il primo segno evidente a livello fisico della ritenzione idrica è l’edema, ovvero un rigonfiamento causato dall’accumulo di liquidi in un punto più o meno diffuso del corpo. In questa zone la microcircolazione è alterata, e tessuti non sono in grado di drenare i liquidi e le tossine. Le cause solitamente si ritrovano in uno stile di vita poco sano, e proprio qui occorre andare a porre rimedio. A cominciare dalla dieta.
Un’alimentazione che provoca ristagno di liquidi è spesso esageratamente salata, ricca di cibi confezionati o già cotti, conservanti, bibite dolci e gassate. Questo tipo di regime alimentare va completamente eliminato, e sostituito con una dieta che metta al primo posto frutta e verdura, da consumare possibilmente crude e di stagione. In particolare cercate tutti i frutti della natura ricchi di Vitamina C, anche detta acido ascorbico, sostanza che aiuta i capillari sanguigni: fanno parte di questo gruppo tutti gli agrumi e l’ananas, ma in questa stagione meglio optare per ciliegie, albicocche, meloni, fragole, kiwi, frutti di bosco, pomodori, peperoni. Ancora, scegliete gli spinaci, i broccolo, i cavoli. Meglio evitare la carne, soprattutto quella rossa, e preferire le proteine vegetali (legumi) oppure il pesce. Limitate il consumo di formaggi a quelli freschi, evitando come la peste quelli stagionati (ricchissimi di sale). Nessun problema per i carboidrati, purché siano sempre conditi con ingredienti leggeri! Per quanto riguarda i grassi, scegliete solo l’olio di oliva. Per le più golose, potete coccolarvi con un gelato alla frutta ogni tanto!
Oltre all’acido ascorbico che protegge i capillari avrete bisogno di alimenti depurativi e drenanti: fate incetta di carciofi, asparagi, ananas, cetrioli (pieni zeppi di acqua, stimolano la diuresi e quindi l’eliminazione di liquidi e tossine), le cipolle, il finocchio. Non dimenticate di bere due o tre tazze di tisane al giorno, rigorosamente senza zucchero: purché siano naturali e a base di erbe, vanno più o meno tutte bene, ma è preferibile scegliere quelle a base di cumino, finocchietto, ortica. Trovate qui un approfondimento sulle piante drenanti e disintossicanti, a cui dovrete aggiungere almeno due litri di acqua al giorno, da bere frequentemente e a piccole quantità, di modo che il corpo sia in grado di assorbirla un poco alla volta.
Oltre alla dieta, il movimento è il secondo elemento fondamentale per smuovere l’accumulo di liquidi: se proprio la palestra non è nelle vostre corde, almeno camminate per un’ora al giorno a passo veloce, evitate di prendere la macchina per i piccoli spostamenti, fate lunghe spedizioni in bicicletta. Al mare, camminare con l’acqua fino alle cosce, ottimo stratagemma per fare esercizio in un contesto rilassante.
I massaggi drenanti sono un valido aiuto, così come le saune: per queste ultime, fate attenzione se avete i capillari molto delicati, e non dimenticate mai di spruzzare uno ‘shockante’ getto di acqua gelata ogni tanto. Si tratta di ginnastica passiva per tessuti e vene, che si irrobustiranno e tonificheranno.
Infine, non sottovalutate l’abbigliamento: pantaloni troppo attillati e tacchi molto alti sono, ahinoi, un impedimento alla corretta circolazione. non significa che dovete vestire da rapper, ma non esagerate con le taglie e le misure. Senza dimenticare che dormire otto ore per notte è altrettanto necessario: le occhiaie dopo una notte brava non sono altro che accumulo di liquidi nella zona occhi.
E per concludere, ecco la sfilza dei ‘No’: niente fumo, niente alcol, niente bevande zuccherate, poca caffeina e teina. Nemmeno troppo lunga in fondo!