Un film per parlarne, per smuovere le masse, per raccontare l’amore molteplice, quello “poli”. Lutine è un docu-comedy francese sul poliamore, ovvero “lutinage”, secondo uno dei termini con cui viene chiamato in questa lingua. Il film è stato presentato alla Non-Monogamies and Contemporary Intimacies Conference a Lisbona, a settembre scorso, ed ora grazie a Poliamore.org è disponibile sottotitolato in italiano. A metà tra un documentario e una commedia, Lutine mette a dura prova la resistenza di alcune coppie, tra cui quella formata dalla regista stessa Isabelle Broué e il suo compagno. Ma cos’è, esattamente, il poliamore?
Non si parla né di amanti né di tradimenti, ma neanche di segreti o di poligamia. Quando l’amore è multiplo e non esclusivo, c’è solo un termine per definirlo. Ed è, appunto, “poliamore”, con la quale si intende la pratica (o la possibilità) di avere più di una relazione intima, sessuale o affettiva per volta, con il consenso esplicito di tutti i partner attuali e potenziali. O, in alternativa, si può parlare anche di “nonmonogamia etica”, sottolineando l’impegno alla trasparenza e all’onestà con i partner. Ciò vale per tutti i tipi di relazioni intime, a breve e a lungo termine, impegnative o meno, Ma coinvolge anche single ed asessuali.
Ne esistono di diverse forme, a seconda delle esigenze delle persone coinvolte: in tutte queste non è la durata il criterio di giudizio della validità di una coppia. I veri ed unici indicatori di qualità sono benessere e felicità. Ciò non significa che le relazioni poliamorose debbano per forza essere meno impegnate o durature rispetto a quelle monogame. Esistono infatti molte persone che convivono da anni e che costruiscono intere famiglie. E, in fin dei conti, dai, che male c’è in una scelta simile tra persone consenzienti? Per ulteriori informazioni, www.poliamore.org.
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