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L’amore si nutre di abbracci

Il gesto di affetto senza tempo ha un suo linguaggio e le sue varianti. E fa bene alla salute

una bambina abbraccia un cane
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A differenza del bacio, un abbraccio può avere molte sfumature sia della persona che lo dà sia della persona che lo riceve. È sicuramente un gesto di affetto, ma non sempre significa che tra i due ci sia necessariamente intimità. La durata media di un abbraccio tra due persone è di 3 secondi, ma la scienza ha scoperto che quando viene superata tale durata – fino ad arrivare all’incirca a 20 secondi – si produce un effetto terapeutico su corpo e mente. La ragione è che un abbraccio sincero produce ossitocina, noto anche come l’ormone dell’amore. Questa sostanza ha molti benefici sulla nostra salute fisica e mentale, ci aiuta, tra l’altro, a rilassarci, a sentirci al sicuro e calmare le nostre paure e l’ansia.
 
Essenzialmente l’abbraccio si offre (o si chiede) come segno di conforto o anche come gesto di saluto, ma in una relazione più intima può esprimere molto di più. L’abbraccio con l’intero corpo che accoglie e riceve l’altro indica generalmente che la persona abbracciata è amata, rispettata e considerata positivamente da chi la sta abbracciando. La cosa però può non essere reciproca.

 
L’abbraccio offerto ma non ricambiato è forse quello meno piacevole per entrambi, ma non è detto però che non ci sia affetto o amore. Chi non sa abbracciare, ma anche chi preferisce non abbracciare, probabilmente, non ha ricevuto abbastanza abbracci, quindi non ne conosce il potere né il valore.
 
L’abbraccio lungo, sincero e condiviso è il miglior abbraccio in assoluto. Generalmente indica amore, affetto, empatia, compassione (nel senso di con-patire, “sentire insieme”). È l’abbraccio della madre (e del padre) al figlio, degli innamorati, è essenzialmente l’abbraccio dell’amore. Può anche essere di spalle, dove l’uno abbraccia l’altro da dietro, inviando un messaggio di protezione, creando un “nido”, che infonde sicurezza e fiducia. Non è mai breve e per questo motivo stimola la secrezione di ossitocina, prodotta naturalmente dal nostro organismo durante lo scambio di gesti teneri e affettuosi, come un bacio o una coccola, della durata non inferiore ai 20 secondi, a seconda del soggetto. Questo tipo di abbraccio è il più salutare in assoluto perché, come scientificamente più volte provato, è proprio grazie all’ossitocina che il nostro corpo rafforza da sé le difese del sistema immunitario, ci conferisce un piacere fisico e mentale istantaneo e profondamente curativo, e ci fa stare e sentire meglio. 

 
L’abbraccio lungo e sincero con lo scambio reciproco di sguardi profondi l’abbraccio tipico degli innamorati. Il guardarsi negli occhi mentre si è persi nelle braccia dell’altro in genere è indice di profonda fiducia, intimità, amore, rispetto, lealtà e, ovviamente, desiderio e passione (nel caso delle coppie). È un po’ come mettersi a nudo senza timore alcuno del giudizio dell’altro. Anzi, tale sensazione genera un immediato benessere psicofisico. Come il precedente, è estremamente salutare.
 
L’abbraccio “frettoloso” si limita a un gesto veloce ma sincero di affetto ed è tipico tra i giovani e i giovanissimi. L’abbraccio “al braccio” è più un “aggrapparsi” all’altro in cerca di conforto e sostegno morale. Di solito quando si abbraccia in questo modo si cerca una sorta di supporto più emotivo che fisico. L’abbraccio seguito dal colpetto o dalla stretta di mano tipico dei giovani e giovanissimi rappresenta unione, appartenenza, fratellanza, complicità. Tra le persone più adulte indica anche accordo o una sorta di “benvenuto”.
 
L’abbraccio con “colpetti” o distaccato indica spesso imbarazzo e di solito non si esprime con trasporto. È simile a quello “all’inglese”, ancora più formale, in cui ci si sfiora appena. Può indicare rispetto della forma, dell’etichetta e non contempla la manifestazione di sentimenti privati in pubblico.