Lo sapevate che il 27 è un numero davvero speciale? E’ il numero di punti di tutte le palline nel biliardo all’americana, è il cubo perfetto, ossia 3³, ed è il più piccolo numero intero che è uguale alla somma di tre quadrati in due modi diversi (tanto sappiamo che non lo verificherete). Ma è anche, ed arriviamo a noi, un anno speciale nella nostra vita perché, secondo uno studio inglese, è a 27 anni che si incontra il/la partner della nostra vita.
Lo studio, realizzato dal sito di incontri Match.com, ha fatto un distinguo anche per il sesso: le donne lo trovano a 25, mentre gli uomini a 28. I risultati, raccolti dopo aver interrogato 2mila persone sul loro rapporto, rivelano anche altri dettagli su questi incontri. Quasi un terzo degli intervistati dà il “primo” bacio (della coppia) il giorno del loro primo appuntamento, mentre più di un quarto del campione attende tra una e due settimane per fare sesso.
Per dire “ti amo”, invece, la media temporale sarebbe quella di 5 mesi. Questo significa che ci saranno persone che lo dicono dopo poche settimane, e non ce ne sorprendiamo, e altre che aspettano anche il tempo di una gravidanza. Due, inoltre, gli anni necessari prima di dirsi davvero “impegnati”. Il matrimonio arriva dopo il terzo anno, e dopo il quarto arriverebbe anche la prole.
Kate Taylor, un esperto di Match.com, ha dichiarato, come se ce ne fosse bisogno, che é normale che “ogni rapporto si muova singolarmente, ma confrontarsi con le esperienze altrui potrebbe essere rassicurante”. Immaginiamo che una grossa fetta di lettori e lettrici ora dovrebbe ritenersi preoccupata. Vi consolerà questo: il 27 nella Smorfia Napoletana è anche il numero che identifica il pitale, il vaso da notte. Magari qualcosa vorrà significare…