A volte lo si sceglie al termine di una relazione importante. Altre è la conseguenza di un periodo complicato o di un trauma familiare. Potremmo fare tante ipotesi per cui una persona dovrebbe scegliere uno o più rapporti occasionali per fuggire da qualsiasi impegno relazionale. Che siate uomini o donne non c’è differenza: il sesso occasionale può rappresentare un singolo evento o una lunga fase più o meno passeggera. Eppure c’è un’osservazione che bisogna fare, consigliata da Helen Fisher, esperta di sesso e relazioni.
Chi parla di sesso sta mentendo a se stesso: durante il sesso, infatti, si accende un interruttore biologico, a causa dell’intreccio psicofisico di sesso, attaccamento e romanticismo. L’antropologa Helen Fisher, il cui libro del 1992 “Anatomia di Amore” è uno dei più importanti e apprezzati in materia, sostiene: “A meno che non si è così ubriachi da riuscire a ricordare, qualcosa accade nel cervello”. La ricercatrice ha condotto una ricerca pionieristica su lussuria, romanticismo e attaccamento, raccogliendo dati su più di 80mila persone, per cercare di spiegare il motivo per cui si ama chi si ama.
Helen dice che si sono evoluti tre diversi sistemi cerebrali per l’accoppiamento, ognuno con un collegamento ad un proprio ormone specifico. “Il desiderio sessuale è legato al testosterone; quando si avverte l’euforia e il pensiero di un amore romantico, si sta portando la dopamina nel cervello”. Queste sostanze, insomma, guidano e motivano le nuove relazioni.
“Quando si hanno rapporti sessuali con qualcuno si attivano cinque dei 12 nervi cranici. Ogni stimolazione dei genitali guiderà la dopamina provocando, talvolta, anche l’innamoramento”. In parole povere il sesso, l’amore e il romanticismo possono innescare l’un l’altro. Lo studio dimostra come una persona su tre/quattro (esattamente tra il 25% e il 35% degli intervistati) abbia avuto una relazione stabile con il partner scelto per quella che sarebbe dovuta rimanere “l’avventura di una notte”.