Circa i due terzi di noi finiscono per sposarsi, ma quasi un matrimonio su due, esattamente il 42 per cento, fallisce. Sembra, purtroppo, che un sacco di persone che si sposano affrontano il nuovo status con qualche preconcetto, e quando la realtà non corrisponde alle nostre iniziali idee, i rapporti giungono alla conclusione.
La maggior parte delle persone si sposa senza sapere quello che potrebbe attenderli, e il matrimonio non garantisce l’amore incondizionato. “Non provo amore 24 ore al giorno per mio marito… Ci sono momenti in cui non possiamo amarci. A volte è il matrimonio, e non l’amore, a tenerci uniti”. Ecco quattro consigli, di consulenti e psicologi, per non cadere in errore con il vostro partner, e per non far fallire la relazione.
Il matrimonio non risolverà i vostri problemi: “Molte coppie si sposano pensando che l’altra persona risolverà tutti i loro problemi, li renderà felici, li sosterrà pienamente, godranno di tutte le loro attività, e donerà amore incondizionato. Questo è un errore, e se si vuole sposarsi per questo, ci si autocondanna”.
Non c’è un matrimonio “normale”: “Non esiste uno standard di ciò che è buono, normale e accettabile. Nessuno può dire che cosa fare e cosa non fare; la responsabilità di come si gestisce il vostro matrimonio è solo vostra. E non c’è sempre una sola risposta giusta”.
Un matrimonio di successo, spesso, richiede più di due persone: “Che si tratti di un po’di sana gelosia o del sostegno speciale di amici e parenti nei momenti bassi del rapporto, c’è sempre un intervento diretto o indiretto di qualcun altro a consentire il successo del matrimonio”.
Il compromesso è una parte imprescindibile: “Il matrimonio è una serie infinita di compromessi fino a quando questi perdono d’ importanza. Si impara ciò che è importante, quando combattere le vostre battaglie, quando tacere. Non si perde la propria individualità, ma vi sono due parti di qualcosa. I compromessi sono fondamentali, quando necessari”.