I fasti dell’epoca barocca tanto cari a Gianni Versace risplendono da poche settimane anche al civico 21 del viale di Konigsallee, nel quartiere di Stadtmitte, nel centro di Dusseldorf, all’interno della Boutique Versace appena inaugurata in Germania.
Gli intarsi in mosaico di marmo policromo dei pavimenti della boutique contribuiscono a rendere lo spazio lussuoso e raffinato
Fedele al nuovo format ideato dallo studio londinese Jamie Fobert Architects – già commissionario di Givenchy, Selfridges ecc. – con Donatella Versace – direttore artistico e vicepresidente della maison – che ha debuttato nel 2013 a Parigi in Avenue Montaigne, il flagship store di Dusseldorf contestualizza lo stile ricco e opulento di Versace in chiave moderna e dinamica. I mosaici policromi in marmo – dal Portogallo rosa al giallo Siena, dal verde alpino al bianco di Carrara fino al porfido – ispirati ai pavimenti della basilica di Santa Prassede in Roma, si fondono così con le pareti curve rigorosamente di color bianco oltre che con i pannelli sospesi in metacrilato trasparente e con i binari dei faretti orientabili a soffitto in ottone dorato. Sempre di ottone sono anche gli appendiabiti ed i profili degli espositori e dei complementi d’arredo, anch’essi caratterizzati con pannelli e decori di marmo.
I binari curvi in ottone dorato dell’impianto di illuminazione a soffitto esaltano la sinuosità delle pareti della boutique
La luce è assicurata da un sofisticato sistema di illuminotecnica progettato da Thierry Dreyfuss che ha scelto di sfruttare le nicchie e le pareti attrezzate dello store per far risaltare le collezioni uomo e donna, gli accessori, le fragranze, gli occhiali e gli orologi. Ne deriva un’ambiente moderno e sofisticato dove i richiami tipici alla cultura neoclassica e alla Magna Grecia quali sono, per esempio, la chiave greca e il logo della medusa, sono sempre discreti ed eleganti. E non concedono più spazio alla nostalgia.
A dominare la scena della boutique sono l’ottone dorato, il marmo giallo Siena, il metacrilato trasparente e gli intonaci bianchi
