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Prendersi cura della stella di Natale

Il suo colore rosso fuoco è estremamente decorativo: come mantenere la stella di Natale oltre le feste

Poinsettia
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È una pianta molto decorativa, che in questo periodo dell’anno entra nelle nostre case sotto forma di dono, a volte come simbolo di campagne benefiche, ma non ha la fama di essere facile da curare. Parliamo della stella di Natale, anche conosciuta come poinsettia, pianta che si caratterizza dalle foglie di un acceso colore rosso, spesso erroneamente considerate il fiore. In realtà il fiore dell’Euphorbia Pulcherrima, questo il nome botanico, è piccolino e di colore giallo, composto di tanti boccioli, e circondato dalla corolla di foglie rosse dette brattee. 
 
La poinsettia è tipicamente natalizia, visto il suo colore a tema, ma spesso non arriva alla fine delle feste. In realtà se viene posta in un luogo adatto e curata come richiede, essa dura tutto l’anno e replica lo spettacolo delle foglie rosse e dei fiori ciclicamente. Occorre innanzitutto tenere a mente che la stella di Natale ha origine messicana, il che la dice lunga sul tipo di ambiente in cui prospera. Ha bisogno di molta luce per esempio, ma mai diretta, e non tollera temperature inferiori ai 15°C. Alle sue latitudini originarie prospera in aree collinose, dove non vi sono forti sbalzi di temperatura tra notte e giorno, esattamente quello che dovrete replicare a casa se volete che si mantenga bene: tenetela lontana da fonti di calore come termosifoni o caminetti, ma anche da punti di raffreddamento come porte d’ingresso o finestre. Solo a partire da marzo-aprile la si può collocare all’esterno.
 
Per quanto riguarda il terriccio la poinsettia gradisce quello classico universale con aggiunta di poca sabbia per evitare ristagni. È questo infatti uno degli errori più comuni nella manutenzione della stella di Natale, e uno dei suoi maggiori punti deboli: l’acqua e il grado di umidità del terreno. Questa pianta è molto soggetta a malattie fungine alle radici se mantenuta sempre umida: al contrario, occorre annaffiarla solo quando il terreno è ben asciutto. Nei mesi invernali basta una irrigazione a settimana, in quelli estivi anche ogni giorno se le temperature sono alte, l’importante è tastare il terreno e dare da bere solo se è privo di umidità. E’ utile tenere un sottovaso con argilla espansa per assorbire umidità in eccesso, mentre ogni due settimane si può somministrare un fertilizzante – tranne nel periodo della fioritura.
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