Riciclo e autoproduzione: sono queste le basi su cui poggiano i buoni propositi ecologici che diversi designer e aziende hanno portato al Fuorisalone 2014. Non solo innovazione e creatività, ma ricerca di soluzioni sensibili alle esigenze dell’ambiente.
Tra le iniziative più interessanti c’è 800×1200 Eco-Design, nato da un’idea di Conlegno in collaborazione con Be-eco, una linea di arredamento ecologica, low-cost e fai-da-te, prodotta grazie al riuso di pallet. Cassettiere, tavoli, divani, sedute, aree gioco per bambini, addirittura orti da balcone: il pallet è protagonista con risultati esteticamente bellissimi, eticamente lodevoli, ed economicamente sostenibili. Non solo: la linea mira a dimostrare quanti utilizzi si possano fare con i bancali e gli imballaggi di legno in disuso, e osservandola è impossibile non sentirsi toccati nelle corde della creatività. Proprio per stimolare il fai-da-te, 800×1200 (che sono le dimensioni standard del pallet) ha lanciato il concorso ‘International Pallet Design Contest’, in cui si invitano i partecipanti ad inviare la proposta più interessante per riutilizzare il pallet. Il bando è aperto dal 5 maggio al 30 settembre.
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Diversi spunti interessanti arrivano anche dal Green Village, spazio interamente allestito in un’ottica green, suddiviso per aree tematiche. Tra le diverse aziende dell’area Home, Plinio il Giovane ha portato la lampada a induzione Duck, un sottile foglio di betulla dotato di LED e alimentata a carica elettromagnetica; nell’area Food, tra i tanti, i vasi Vipot, naturali e biodegradabili grazie alla lolla di riso di cui sono composti; l’area Kids ha ospitato i mobili ecologici per bambini ispirati al metodo Montessori Flowerssori.
Continuando a passeggiare dentro e fuori gli spazi di via Tortona si incappa in Bimbi, seduta realizzata dalla designer Tomoko alias T.Magpie, di taglia extra-small ma resistente fino a 100 chili di peso: la seggiolina è infatti realizzata grazie al riciclo dei cartoni del latte e del saké, che danno vita ad un materiale chiamato Milca, molto più resistente del classico cartone riciclato L’estetica si ispira al piumaggio degli uccelli.
Dopo aver attraversato una foresta di bambù (Into the Forest, concept creato da Alessandro Madami e Davide Puccio), si arriva ad uno spazio espositivo in cui troviamo i lavori di diversi designer che hanno scelto la via dell’autoproduzione. Filiera corta in contrapposizione ad un mercato massificato e alla produzione industriale, concetto sostenibile che diventa ancora più green quando il prodotto è Soap Opera di Matilde Merciai, Francesca Fregapane, Georgi Noverselets: un kit per l’autoproduzione del sapone. Attraverso un processo molto semplice si può preparare in casa un sapone con ingredienti naturali e dire ‘no’ con un solo gesto a multinazionali e prodotti chimici.
Per rivestire piani di lavoro, mobili del bagno, cucine, ma anche pareti, scale e pavimenti, Vitreaitalia promuove il suo Vetroceramica riciclato e riciclabile, e non per questo meno pregiato dal punto di vista estetico. Si tratta di un materiale che si ottiene dal riscaldamento e dalla fusione di schegge di vetro riutilizzate al 99%, che vanno a comporre un materiale altamente resistente, anti abrasione e anti graffio. Vetroceramica combina assieme le caratteristiche del vetro e della pietra naturale, ed è disponibile in otto variazioni cromatiche.