Signore e signori, ecco a voi Ivanka e The Water of Life. Merita di essere presentata in pompa magna Ivanka, che non è una biondissima signora slava ma un’azienda ungherese che ha progettato un congegno rivoluzionario per il sistema idrico e per lo sviluppo sostenibile globale. The Water of Life è il progetto che Ivanka, realtà manifatturiera e studio di design, ha presentato in anteprima allo scorso Fuorisalone di Milano, e si tratta di un innovativo biocemento in grado di trasformare la pioggia in acqua potabile.
Sì, avete letto bene, la pioggia diventa acqua da bere, e di altissima qualità, un progetto che potrebbe spianare la strada ad una nuova prospettiva di sviluppo sostenibile globale. Non è il primo esperimento in questo senso, già esistono impianti e sistemi per la raccolta e la distillazione dell’acqua, ma con questo tipo di cemento verrebbero letteralmente integrati agli edifici. Grazie ad anni di esperienza nel settore del cemento per progetti di architettura e design, Ivanka è riuscita a sviluppare un sistema di superfici e cisterne che raccolgono e filtrano la pioggia con un impatto ambientale minimo.
Durante i giorni del Fuorisalone Ivanka accoglieva i visitatori presso il Temporary Museum for New Design nella Rainhouse, una struttura-installazione in cui era possibile vedere, grazie al tetto trasparente, il flusso dell’acqua proveniente dall’alto e la sua raccolta in cisterne, con tanto di possibilità di assaggio del liquido depurato. La Rainhouse si ispira ad un prototipo pilota realizzato nel Parco Nazionale dell’altopiano del Balaton, Ungheria, in cui è rimasta 6 mesi.
Spiegano Katalin and Andras Ivanka: “la pioggia è la prima, la principale e la più pura risorsa rinnovabile del ciclo dell’acqua … The Water of Life rappresenta una grande opportunità: creare acqua potabile a costi accessibili su grande e piccola scala, con un impatto ambientale minimo”. The Water of Life è un progetto che rientra nel motto ‘feed the planet’ di Expo 2015, alla cui realizzazione Ivanka prenderà parte. Il potenziale impatto di un biocemento in grado di filtrare l’acqua piovana rendendola buona per il consumo diretto è ampissimo sia dal punto di vista sociale che ambientale, ma anche economico.