Il cappello introduttivo sul revival dell’estetica vintage nell’arredamento è quasi superfluo. Tra lo shabby e l’industrial, tra i colori pastello e i mobili decapati, tra le mattonelle a scacchi e i complementi in ferro battuto, le proposte di design guardano al passato e da esso prendono elementi per ri-collocarli nel presente. Non fanno eccezione le cucine, grandi protagoniste di questo revival degli anni ’50 e ’60, e gli elettrodomestici che allo stile vintage associano la tecnologia più moderna.
Bertazzoni La Germania fa rivivere i Sixties con Prima, cucina free-standing dalle linee pulite e solide ispirate alla pop art che abbracciano la nuovissima piattaforma tecnologica A-tec. Design ispirato alla fine degli anni ’60 ma rivisitato in chiave moderna, in acciaio inossidabile esaltato dai colori brillanti ed eleganti, disponibili con manopole rosse, o con parte frontale e manopole rosse, con manopole nere e una scelta tra il verde e il blu per la parte frontale. Ancora, la versione bianca con fronte rosso, caffellatte, verde o blu. La gamma comprende forni a gas o elettrici e piani cottura con 4 o 5 bruciatori, mentre la piattaforma A-tec garantisce un basso consumo energetico anche grazie al design perfezionato del piano cottura, porta del forno con vetro interno che garantisce un ottimo isolamento termico.
Sono assolutamente iconici dello stile anni ’50/’60 in cucina i frigoriferi bombati Smeg, sia in versione minibar che a una o due ante, con congelatore in alto o in basso, disponibili in un’ampia gamma di colori e resi iconici dagli angoli stondati e il maniglione in acciaio. Nel mondo dei frigoriferi dalle linee retrò spicca anche Gorenje, che con la linea Nostalgie propone un’estetica minimal in 12 colorazioni diverse, per elettrodomestici a una o due ante che strizzano l’occhio al vintage ricollocato in un ambiente moderno.
Sono cucine composte invece quelle che propone Dialma Brown, azienda italiana che si ispira ad uno stile metropolitano e retrò, giocando con l’estetica shabby, vintage, a tratti industrial e con dettagli presi alle grandi città americane. Se amate le cucine vintage rischiate letteralmente di innamorarvi di alcuni modelli proposti dall’azienda che sembrano usciti da una scenografia di Mad Men: Tribeca, che gioca con l’accostamento di legno naturale e bianco, metallo e vetro, colori pastello e linee asimmetriche; Soho, caratterizzata dai piedini obliqui, il legno e il bianco, con ante scorrevoli e frigorifero grande protagonista; Happy Days, non plus ultra dello stile anni ’50 nel suo colore azzurrino carta da zucchero.