Diversi studi confermano che il giardinaggio apporta numerosi benefici a chi lo pratica: rilassa, migliora l’umore, abbassa i livelli di stress, tanto che alcuni medici cominciano a proporlo come coadiuvante delle terapie. Il gardening in tutte le sue sfaccettature – coltivazione di fiori, piante grasse, bonsai, ortofrutta, siepi, alberi o erbe, indoor o outdoor – a livello amatoriale è un’attività che negli ultimi anni è cresciuta rapidamente, anche grazie ad una maggiore consapevolezza delle tematiche ambientaliste e nel caso degli orti cittadini anche per promuovere attività sociali che – almeno in parte – riducano la necessità di rivolgersi alla grande industria alimentare.
Leggi anche: Orto urbano DIY, 4 idee per un mini – giardino
Secondo un’indagine di mercato (tutti i dati qui) condotta da Nilsen per Promogiardinaggio nel 2012 su un campione di 6000 famiglie, il gardening rimane principalmente una passione, un’attività di relax; la necessità e l’estetica sono rispettivamente al secondo e terzo posto nei bisogni delle persone con la passione per il verde. Dalla ricerca è emerso che in media gli italiani (77% della popolazione) possiedono 7 piante in casa e 11 fuori casa (88% della popolazione). Una passione in continua crescita, anche grazie alle decine di fiere dedicate al gardening che si svolgono in tutta Italia.
Leggi anche: I segreti dell’orto domestico
Dalla recente prima edizione di Myplant & Garden, salone dedicato soprattutto ai professionisti del settore, emerge che, secondo i dati Ismea e Istat la produzione italiana di fiori e piante in vaso si è assestata, nel 2013, a 1.224 milioni di euro, mentre quella del vivaismo (piante in zolla) ha raggiunto i 1.265 milioni. A queste cifre, va aggiunta una quota residuale derivante da vasi, sementi e terricci che fa lievitare il dato complessivo a 3 miliardi di euro. Sia per i fiori e le piante in vaso sia per il vivaismo la quota di mercato rispetto alla produzione agricola totale italiana è attorno al 2,5% (dati del settore forniti da Myplant&Garden).
Leggi anche: Jellyfish Barge, la serra galleggiante
Qual è la regione in Italia dove si coltivano di più fiori e piante? Il primato ce l’ha la Liguria, seguita da Campania, Toscana, Lombardia e Sicilia per numero di aziende, mentre da Sicilia, Lombardia e Toscana per superfici impiegate a tale scopo. Il giro d’affari 670 milioni di export, circa il 10% del totale agricolo italiano esportato, a fronte del 4% di importazioni. Secondo questa ricerca la spesa complessiva delle famiglie è stata, nel 2012, di circa 2,3 miliardi di euro (1,4 miliardi per i fiori, oltre 940 milioni per arbusti, alberi e piante). L’acquisto privato di piante, alberi e arbusti si concentra soprattutto nel Centro Nord (60%), mentre la vendita del reciso ha prevalso nel Centro Sud (57%). La spesa media per acquirente è stata di 80 euro per fiori e piante, 60 euro per i recisi e quasi 50 per alberi, arbusti e piante.
Leggi anche: Il giardinaggio si veste di rosa
Ma in fondo non servono dati precisi per capire che il gardening ha assunto una enorme rilevanza sociale: basta pensare alla proliferazione degli orti cittadini, dei corsi per imparare a riconoscere le piante, iniziative legate alla raccolta, e perché no, considerare che anche per un’attività così naturale e ‘terrena’ è nata una versione videogame – Gardening Mama, Nintendo – che dà il polso di quanto sia diventata un’attività che va ben oltre la passione di nonne e casalinghe, ma interessa sempre di più anche i giovani.