Moderno ma allo stesso tempo vintage, apparentemente freddo eppure accogliente, grezzo ma elegante: lo stile industrial racchiude un’anima polivalente, che racconta molto di chi vive quello spazio. Nato in origine a New York, dove rimane attualmente lo stile più diffuso per arredare appartamenti ma anche locali pubblici e ristoranti, lo stile industriale deriva dalla necessità, nata intorno agli anni Ottanta, di recuperare gli spazi in disuso.
Si trattava soprattutto di grandissimi magazzini industriali o artigianali, scelti dagli artisti squattrinati perché da un lato non costavano quanto una casa vera e propria, dall’altro erano perfetti atelier pieni di luce naturale. La loro caratteristica principale è infatti lo spazio aperto e una grande vetrata, quello che per antonomasia si definisce loft (anche se in italiano spesso viene confuso con il concetto di open space). Una storia viva e affascinante per uno stile che ancora oggi a New York spopola, così come a Londra, Parigi, Berlino.
Dunque, cosa occorre perché la casa assuma un sapore industrial? Innanzitutto, come già detto si prestano particolarmente grandi spazi aperti, come solai e sottotetti ristrutturati. In ogni caso, se siete in fase di ristrutturazione, alcune caratteristiche del loft autentico andrebbero mantenute, come il creare grandi finestre, magari a tutta parete, e, cosa molto importante, scegliere materiali grezzi per i rivestimenti. I mattoni a vista sono perfetti, in alternativa un intonaco con effetto ruvido, mentre per la pavimentazione il calcestruzzo è totalmente industrial.
Se si tratta solo di arredare invece, la scelta dei mobili dovrà ricadere su materiali come il ferro e il legno, entrambi dall’aspetto grezzo e ‘rovinato’. Sbizzarritevi nei negozi di antiquariato e nei mercatini dell’usato: cassettiere metalliche da ufficio, tavoli di acciaio, bauli, lampade industriali effetto arrugginito. Spezzate la freddezza del metallo con mobiletti di legno antico, poltrone in pelle, adoperate cassette (tipo quelle in cui si trasporta la frutta) come porta riviste o porta vasi. Sempre nei mercatini vintage, cercate complementi d’arredo che parlino del passato industriale: le grandi lettere delle insegne pubblicitarie sono perfette, così come vecchi orologi o lampade. Appendete alle pareti poster e locandine piuttosto che quadri, ed evitate tutti i colori pop. Per la cucina, scegliete pentole e utensili in rame, possibilmente da lasciare a vista, magari appesi. I tessuti (soprattutto per la zona notte e il bagno) saranno grezzi e in tonalità come il grigio chiaro, il beige, il sacco. Infine, per l’illuminazione scegliete i faretti a LED.