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Il design è donna, e lavora in squadra: Front

Front è un team di tre donne che concepiscono il design come l’arte di raccontare una storia sempre diversa

Designer Front
 Carl Bengtsson

Non sono molte le donne celebri nel mondo del design, eppure sono tante, geniali, imprevedibili e piene di idee. Da pochi anni affiorano i loro nomi in un ambito in cui, come in quasi tutte le professioni, i riconoscimenti sono spesso al maschile, salvo alcune grandi eccezioni come Gae Aulenti (deceduta solo un anno fa), Zaha Hadid, Patricia Urquiola. Grande rappresentante italiana del design è Paola Navone, mentre in Francia ultimamente non si parla di altre che Matali Crasset. Insomma, il design sta diventando donna, e fa passi da gigante in questa direzione. Se poi le designers si uniscono in un team, gli apprezzamenti cominciano a piovere dal cielo, e i riconoscimenti fioccano abbondanti: è il caso di Front, trio di designer scandinave che sono attualmente sulla cresta dell’onda.

All’anagrafe Sofia Lagerkvist, Charlotte von der Lancken e Anna Lindgren, svedesi, con lo sguardo fiero di chi è riuscito a dimostrare il proprio talento, e di chi ha fatto del lavoro di squadra al femminile un valore aggiunto. I loro progetti si basano esclusivamente su decisioni prese collettivamente, discussioni, esplorazioni e sperimentazioni in cui tutte e tre sono coinvolte, dall’idea iniziale alla produzione finale. Lo scopo di Front è realizzare oggetti che possano raccontare la propria storia, fatta processi creativi, di materiali scelti e lavorati, di riferimenti culturali. Dal punto di vista estetico spesso prendono ispirazione dal mondo degli animali, ma anche dei computer e delle macchine. La loro abilità consiste nel saper cambiare costantemente, esplorando nuovi orizzonti e percorrendo nuove strade, sia per quanto riguarda i complementi d’arredo che i mobili. Concepiscono il design come arte contemporanea, che deve assorbire da tutto ciò che le circonda, non un prefissato immaginario iconico, ma un’estetica mutevole, in perenne cambiamento.

Tantissimi gli esempi della loro creatività, tra cui la dispensa Mikado (creata per il brand italiano Porro), una struttura a forma di ‘gabbia’ composta di listarelle di legno d’ulivo. Oppure Anomaly, una serie di sedute e poltroncine create per Moroso, con un’estetica che ricorda un animale ma anche una sorta di creatura immaginaria, che provoca un sentimento ambivalente di tenerezza e repulsione in un certo senso. O ancora Story Vases, un grande contenitore/vaso di vetro su cui sono ricamate parole con perline rosse, dedicato alla storia di 5 donne Sudafricane.

L’elenco sarebbe infinito, perché da Front nascono sedute, luminarie, letti, tavoli e tavolini, specchi, porta-piante. Potete scoprire tutta la loro creatività qui www.designfront.org

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Categorie Casa