Luis De Garrido è uno dei maggiori esponenti dell’architettura sostenibile in Spagna. Uno dei suoi più grandi successi si chiama R4House, ed è un prototipo di abitazione che racchiude nel suo nome gli obbiettivi conseguiti: realizzare una casa secondo i principi del recupero, del riuso, del riciclo e grazie al ragionamento.
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Sono queste le 4 ‘r’ sulla base delle quali si fondano i due prototipi realizzati dall’architetto spagnolo, uno di 150 metri quadrati e l’altro di 30 metri quadrati, entrambi incredibilmente low cost (al tempo della progettazione iniziale, nel 2007, costavano rispettivamente 60,000 e 12,000 euro). Si tratta di abitazioni che si sviluppano principalmente grazie al riuso di container, i quali vengono isolati e orientati in modo da minimizzare il fabbisogno energetico. Le 4 ‘r’ della sostenibilità partono quindi dal concetto di riciclo: le abitazioni di Luis De Garrido sono realizzate con materiali riciclati e riciclabili a loro volta; recupero: alcuni di questi materiali provengono da scarti industriali o rifiuti urbani, altri da professionisti e privati; riuso: alcune componenti della casa originariamente avevano un altro scopo, e sono rinate sotto forma di materiale edile; ragionamento: la più importante tra le ‘r’. Il settore dell’edilizia è potenzialmente uno dei più influenti per quanto riguarda l’utilizzo di pratiche sostenibili, e si tratta di un ambito che potrebbe incentivare un forte cambiamento in questo senso. ‘Ragionare’ significa quindi indagare, studiare, creare nuovi metodi per costruire, rivedere l’intero ciclo di vita degli edifici a partire dal loro impatto sull’ambiente. E per fare ciò, occorre innanzitutto minimizzare le emissioni in fase di costruzione e la produzione di materiale di scarto, nonché il fabbisogno energetico, ottimizzare i materiali e le risorse utilizzate, migliorare il benessere dei futuri inquilini, e ridurre al minimo i costi di manutenzione.
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Le R4House di Luis De Garrido godono di un’altissima efficienza energetica grazie ad una combinazione di caratteristiche architettoniche (facciate ventilate, tetto verde, schermature solari ai vetri, tra le altre) e dell’orientamento. Dal punto di vista estetico i container rendono l’edificio geometrico, futuristico e allo stesso tempo irregolare, meravigliosamente imperfetto, mentre il tetto verde dona un tocco green ulteriore che lo avvicina concettualmente alla natura. Ovviamente questa caratteristica non è solo estetica, ma garantisce all’edificio un elevato isolamento termico.