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Louis Kahn, ovvero il potere dell’architettura

Una grande mostra in Germania omaggia le opere di Louis Kahn, uno dei più grandi architetti del Novecento

Louis Kahn National Assembly Dhaka
National Assembly Dhaka ©Vitra www.vitra.com

Il potere dell’architettura è grande, immenso. L’architettura può cambiare aspetto al mondo, ad ogni città, paese, villaggio. Un edificio progettato e costruito in un modo piuttosto che un altro, ed ecco che un quartiere cambia estetica, o un Paese trova una nuova immagine con cui identificarsi. E se grande è l’influenza dell’architettura nel modo in cui percepiamo il mondo, enorme è il potere degli architetti. Alcuni di loro hanno lasciato un’impronte davvero indelebile, e tra questi vi è senza dubbio Louis Kahn, a cui il Vitra Design Museum di Weil am Rhein (Germania) dedica una grande retrospettiva.

The Power of Architecture è proprio il titolo della mostra, che aprirà i battenti il 23 febbraio 2013 per concludersi l’11 agosto 2013. Louis Isadore Kahn (1901-1974) è universalmente considerato uno dei maestri dell’architettura, noto per gli edifici monumentali, dalla bellezza arcaica ispirata alle antiche rovine greche e romane, suggestivi nel loro simbolismo, nelle forme solenni, negli spazi monolitici a cui si aggiungeva un sapiente studio della luce. Tra le opere più note di Kahn vi è il Jatiyo Sangshad Bhaban, ossia il National Assembly Building di Dacca, Bangladesh, sede del parlamento locale, concepito come un omaggio all’eredità culturale del Paese. C’è poi il Salk Institute di San Diego, considerato uno degli edifici più importanti – dal punto di vista architettonico – del Ventesimo secolo, posizionato in modo assai suggestivo su una scogliera. Ancora, il Kimbell Art Museum in Texas, progettato nel 1971 e composto di una serie di gallerie coperte da volte che lasciano filtrare abbondantemente la luce naturale.

La retrospettiva che il Vitra Design Museum dedica a Louis Kahn è la prima in vent’anni, e vuole fare il focus come mai prima d’ora sulla varietà di modelli architetturali utilizzati dal progettista, con tanto di disegni originali, schizzi e appunti di viaggio, fotografie, videoriprese. I progetti più importanti dell’architetto americano sono ampiamente documentati, dai primi interventi urbani al monumentale Roosvelt Memorial, completato postumo nell’ottobre del 2012. Una ‘chicca’ della mostra saranno alcune parti tagliate del film ‘My Architect’, progetto di Nathaniel Kahn (il figlio) che documenta la vita e le opere del padre. In mostra anche ‘incursioni’ nella vita di altri architetti e le loro opinioni sul lavoro di Kahn, come Frank Gehry, Renzo Piano, Peter Zumthor and Sou Fujimoto. La mostra nasce grazie alla collaborazione tra il Vitra Design Museum, gli Archivi di Architettura dell’Università della Pennsylvania, e il NAI del The New Institute di Rotterdam.