Del resto, il Carlo Verdone attore e regista è un uomo che ha dismesso i suoi panni civili, in favore di mille macchiette. É l’hippie Ruggero Brega in Un sacco bello, dove con una parrucca bionda e un laccio sulla fronte,dispensa consigli di vita a tutta l’umanità.
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Oppure veste i panni dell’italiano medio, bambinone e infantile in Bianco, rosso e verdone, con la capigliatura scomposta e la pancia in primo piano. Oppure è Furio, dandy asfissiante e maniaco del controllo, che ovviamente non può non voler sfoggiare un look curato e profondamente studiato anche nell’aspetto prettamente esteriore.
Per Verdone il corpo è uno strumento, ed esso lo modifica a pieno e al servizio delle storie che deve raccontare. Al contrario, fuori dal palcoscenico, il profilo è molto basso. Occhiali da vista, abiti casual, a volte camicia priva di giacca.
Esteticamente parlando quindi, il look di Verdone è quello dell’uomo medio sobrio ed estraneo da ogni vizio da dandy. Forse perché la sua essenza di osservatore implacabile dei vizi italiani è racchiusa più nel suo fare d’artista che nella vita reale. E a giudicare dal risultato non possiamo davvero dargli torto.