Alimento primario, simbolo di convivialità e cultura gastronomica italiana, il pane non può mancare sulle nostre tavole. E che sia di grano duro, di grano tenero, ai cereali o di farina integrale, non importa. L’unica regola da seguire è che sia fresco e croccante.
Nessuno è ancora riuscito a classificare le centinaia di tipologie esistenti. Certo è che esistono due grandi categorie: il pane comune a base di farina di grano, acqua e sale (tranne quello italiano di tradizione toscana che non lo contiene) e i pani speciali arricchiti con mix di farine, grassi di ogni genere e frutta. Le altre distinzioni si basano sul tipo di lievito: di birra, chimico o naturale. Il lievito naturale a pasta acida è il migliore in assoluto per la salute e per il sapore.
Il pane più buono si compra da chi lo produce direttamente, e non da un rivenditore. Se dopo poche ore dall’acquisto la mollica diventa gommosa e grigiastra vuol dire che il pane è scadente. E se affettandolo la crosta si stacca dalla massa significa che è stato congelato. Il pane già confezionato contiene di norma grassi idrogenati, alcool, conservanti e oli vari.
Diffidate del pane troppo leggero: significa che sicuramente le farine sono molto raffinate. Nel pane prodotto con farine sane, l’alveolatura è fine e abbondante. Ed evitate i panini completamente vuoti, frutto di una lievitazione troppo rapida: molto meglio una grossa pagnotta da consumare a fette.
Ma come mantenerlo fragrante il più a lungo possibile? Il profumo e il sapore del pane fresco, non ha eguali, ma con i ritmi frenetici di oggi capita sovente di recarsi una sola volta a settimana a fare la spesa e si deve quindi approfittare per acquistare tutto l’occorrente fino alla spesa successiva, compresa un’abbondante scorta di pane: è quindi d’obbligo, imparare a conservare il pane nel modo corretto, cosicché il giorno successivo all’acquisto risulti ancora fresco e morbido.
Ecco allora 3 semplici metodi, per avere il pane fragrante ogni giorno: avvolgere il pane in un panno leggermente umido, che contribuirà a mantenerne la freschezza fino al giorno successivo. E’ fondamentale però, utilizzare un panno, che non sia colorato. È possibile quindi porre il pane avanzato, in un contenitore o un recipiente sottovuoto, impedendo il contatto con l’aria, mantenendo così il pane, come appena comprato ancora per qualche giorno.
Si può anche conservare il pane in un sacchetto di tela o utilizzare sacchetti di plastica ben chiusi avendo l’accortezza di far uscire tutta l’aria al suo interno e di avvolgere la pagnotta senza residui di ossigeno.
Non utilizzate il frigorifero, renderebbe la mollica e la crosta gommose, mentre è possibile mettere il pane in freezer avvolgendolo in carta forno e sigillandolo definitivamente con la carta di alluminio.