Era infatti il 1915 quando Rachele Buriani, moglie di Gennaro Fabbri, aveva tratto dalla tradizione contadina l’idea di esaltare il sapore di quei frutti amari per natura rendendoli appetibili creando la Marena con frutto. 100 anni dopo l’amata icona, con il suo inconfondibile vaso in ceramica dagli arabeschi bianchi, ha viaggiato talmente tanto da arrivare in Sud America e in Cina. Non è un caso se Amarena Fabbri è entrata anche, per due anni consecutivi, nel Guinnes dei Primati: nel 2011 ha prodotto il gelato più grande del mondo, con un cono di quassi tre metri di altezza esposto in occasione del Sigep di Rimini e nel 2012 è stata il goloso ripiena di una gigantesca pralina di cioccolato, ovvero un cioccolatino alto un metro con un cuore di 200 chili di Amarene Fabbri.
Quello che rende davvero speciali le amarene è la loro qualità, in quanto devono essere sempre fresche e croccanti e avere misure standard: per questo vengono misurate e suddivise in base alle dimensioni e destinate ad utilizzi diversi nelle creazioni dei migliori gelatieri artigiani e chef di tutto il mondo. I formati in cui viene prodotta Amarena Fabbri sono quattro: 120 grammi, una confezione tascabile da portare sempre dietro; 220 grammi e 400 grammi, i più diffusi, e quello da 600 grammi, ideale da tenere in dispensa come scorta per non rimanere mai senza. Proprio per celebrare i 100 anni di attività sono stati creati tre confezioni da veri intenditori, ovvero tutto l’occorrente per preparare Amarena Amore Mio, il cocktail creato da Fabbri per occasioni speciali che comprende un vasetto di Amarena da 600 grammi, due flute in policarbonato, sei pungiamarena e un ricettario; la confezione con il volume Amarena firmato dalla food writer Csaba dalla Zorza e quella da collezione per i veri cultori, che comprende una latta da oltre un chilo di Amarena e il classico vaso in ceramica diventato già oggetto da collezione.