É vero che di recente la Festa della Donna è finita sotto accusa perché responsabile della concentrazione della celebrazione del femmineo in un solo giorno, quando invece le problematiche che affiggono il genere femminile – sessismo, violenza, discriminazione, disparità nei salari – hanno bisogno di interventi lunghi dodici mesi. Però essa gode di un certo successo.
E lasciando un attimo da parte le accuse generalizzate, è anche vero che se esiste una giornata ufficiale della donna altrettanto non si può dire di un momento dell’anno che celebri la bellezza dell’essere maschio e allo stesso tempo serva da giorno di riflessione per parlare di universo maschile, mascolinità, varie ed eventuali.
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E qui sta invece la notizia; di certo meno nota ai più. Una Giornata internazionale dell’Uomo esiste; e si celebra il 19 novembre di ogni anno a partire dal 1999. In questa data fu infatti inaugurata la festa a Trinidad e Tobago e sostenuta poi dall’ONU.
Parlando a nome dell’UNESCO, la Responsabile della Direzione per le Donne e la Cultura di Pace Ingeborg Breines ha dichiarato: “Questa è un’ottima idea e darebbe un certo equilibrio tra i sessi. È un’occasione per evidenziare le discriminazioni contro gli uomini e i ragazzi e per celebrare i loro successi e contributi, in particolare i loro contributi alla comunità, alla famiglia, al matrimonio e alla cura dei bambini”. Eppure non c’è molta conoscenza di questo giorno particolare, che spesso viene associato alla Festa della Donna. Persino dando uno sguardo a quello che succede nei social.
Nel 2013 durante l’8 marzo sono stati circa 25.000 i tweet che hanno celebrato l’evento con un pensiero o un ricordo ad hoc, legandola però alla più conosciuta Festa della Donna. Un po’ poco per una festa che aspira a diventare mainstream e che è oggi celebrata in 60 paesi.