Durante il lockdown quella dei capelli non è l’unica ricrescita che preoccupa. Ad assillare le beauty addicted sono, infatti, anche le unghie. Chi è solita ricorrere allo smalto semipermanente sa bene che, dopo un paio di settimane di massimo splendore, la magia svanisce ed è necessario intervenire per fare ordine. Come fare senza l’aiuto dell’estetista a rimuovere quel che resta del semipermanente senza fare danni? Molti professionisti hanno postato sui social tutorial e diffuso guide utili per rendere il fai da te una strada percorribile. Lo abbiamo chiesto a Roberta Alteri, fondatrice del salone romano ‘La Maison Della Bellezza’ nonché esperta onicotecnica.
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Come togliere lo smalto semipermanente in casa
Niente panico e, soprattutto, niente soluzioni estreme: in molte , tra nervosismo e noia, sono solite ricorrere a un metodo tanto sbrigativo quanto inadeguato ovvero rimuovere, selvaggiamente, i residui di gel con i denti. Una pessima abitudine che rischia di danneggiare le unghie. Bisogna piuttosto agire con criterio: l’operazione non è poi così complicata ma richiede le dovute attenzioni. Così come gli strumenti giusti. Cosa serve? Basta una lima, un solvente specifico, della carta stagnola, dei dischetti di ovatta, dei bastoncini in legno e infine un bluffer.
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Il procedimento
“Esistono in realtà vari metodi per rimuovere il semipermanente dalle unghie: tutto dipende dal tipo di prodotto che si utilizza. Alcuni gel, infatti, non richiedono di limare l’unghia in fase di smontaggio”, precisa l’Alteri. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, il procedimento è il seguente: si inizia limando, con cautela, la superficie dell’unghia per rimuovere lo strato superficiale di smalto. Si passa poi allo step successivo ovvero si realizzano una sorta di impacchi con cotone pressato (si possono ritagliare i dischetti struccanti) imbevuti con qualche goccia di solvente. Infine si sigilla il tutto con delle strisce di carta stagnola. L’operazione va ripetuta per tutte le dita. Dopo circa 15 minuti di posa si tolgono i cappucci.
“Avvalendosi di un bastoncino in legno d’arancio si vanno a rimuovere i residui di smalto, ormai ammorbidito, spingendo dalla cuticola fino alla parte finale dell’unghia. L’eccesso di prodotto può essere poi rimosso passando un buffer, una lima utile al fine di uniformare l’unghia senza danneggiarla”, spiega l’esperta. Per concludere in bellezza, non resta che coccolare le unghie avvalendosi di un olio nutriente, come quello di mandorle. Et voilà, missione compiuta. A seguito della rimozione del semipermanente bisognerebbe però concedere alle unghie un periodo di tregua. Se proprio non si riesce a tenerle ‘nude’, dopo qualche giorno di pausa è possibile coprirle con del semplice smalto.
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Gli strumenti utili
In salone come in casa, il buffer rientra nella lista degli strumenti indispensabili per realizzare una manicure impeccabile. Aiuta infatti a uniformare la superficie dell’unghia, senza graffiarla o rovinarla, e a modellarne tanto la lunghezza quanto la forma. Questo kit contenente 6 lime dalla differente grana, permette di trattare sia le unghie naturali che quelle ricoperte da semipermanente, gel o acrilico.
Se non si ha voglia di tagliare, manualmente, la carta stagnola necessaria al fine di fare gli impacchi e procedere alla rimozione del semipermanente, è possibile avvalersi di questo pratico kit. Al suo interno, infatti, contiene 200 strisce professionali pronte all’uso. Sono adatte sia per le dita delle mani che per quelle dei piedi.
Molto utili anche questi pratici bastoncini in legno d’arancio. A cosa servono? Oltre a permettere di spingere e rimuovere delicatamente le cuticole superflue, aiutano a eliminare le parti di smalto ammorbidite grazie al solvente. Così facendo è possibile conferire all’unghia un aspetto pulito e ordinato.