Di solito l’attenzione della moda etica si concentra sull’esterno. Via pellicce e tessuti realizzati tramite l’uccisione di animali o metodi altrettanto cruenti. Eppure anche il cuore del piumino può essere composto da un animo cruelty free. Da tempo infatti è emerso che lo spiumaggio delle oche necessario a realizzare le imbottiture comporta atroci sofferenze per i volatili.
Perché non provare quindi a fare scelte diverse? Alcune soluzioni, che innovano il concetto di imbottitura senza rinunciare a morbidezza, caldo e comfort, sono già disponibili. Qui per esempio abbiamo parlato dei cappotti ecofriendly . Per quanto riguarda i piumini ecco quali sono le nuove imbottiture eco.
Imbottitura vegana fatta di fiori
Il brand Pangaia ha brevettato Flower down, un’imbottitura vegana a base di fiori essiccati e aerogel. Un capo che anche all’esterno utilizza poliestere riciclato e biodegradabile. La scelta dei fiori da campo poi essiccati prevede tra l’altro un basso consumo di acqua. Si tratta del primo esempio di questo tipo nell’industria della moda etica.
Altro marchio impegnato nel salvaguardare il benessere degli animali è Save The Duck. In passato l’azienda è stata persino protagonista di alcune campagne con il WWF. Il focus dei loro prodotti si concentra su tessuti riciclati e caldi che non impiegano l’utilizzo di materiali derivati dagli animali. Di recente ha ricevuto un premio dalla prestigiosa PETA, l’associazione animalista americana che da anni si batte per i diritti delle specie animali. Sealup, azienda milanese, pensa invece al graphene per sostituire la piuma tradizionale per la collezione Heritage.
Il 2020 potrebbe essere davvero l’anno della svolta animalista per un capo molto amato.
