Sono una piccola grande icona della cucina giapponese, ed è proprio attraverso i ristoranti nipponici (a volte anche cinesi) che si sono fatti conoscere in Italia: gli edamame, ovvero i fagioli di soia acerbi, sono oggi apprezzatissimi anche alle nostre latitudini. Tradizionalmente, vengono presentati ancora all’interno del loro baccello, lessati o cotti al vapore, sia freddi che caldi. E magari spolverati di sale, o intinti in salsa di soia. Nelle izakaya giapponesi, le tradizionali ‘birrerie’, vengono serviti come spuntino da accompagnare alle bevande alcoliche, e spesso nei ristoranti nipponici vengono offerti come piccolo antipasto. Ma come mangiarli a casa propria?
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Come mangiare gli edamame
Curiosamente, in Italia erano coltivati nel 1900, specialmente nella zona del Delta del Po, abitudine che oggi è andata perduta. Infatti, attualmente è più facile acquistarli surgelati, anche se presso gli alimentari asiatici diffusi nelle principali città italiane a volte si possono trovare freschi. In alternativa, cominciano a diffondersi le versioni conservate in scatolame. La preparazione di qualsiasi piatto con gli edamame prevede che prima si lessino o cuociano al vapore. Basta scottarli pochi minuti, circa 6-7, in acqua bollente. Nel caso si acquistino i legumi surgelati potrebbero essere già precotti, quindi basterà tuffarli solo 4-5 minuti. È importante che non diventino troppo morbidi ma rimangano consistenti.
Si possono unire a questo punto a insalate di ogni genere. Oppure associare ad un piatto misto con salmone affumicato e avocado, con i quali si sposano benissimo. Altra ottima associazione è con le uova, per esempio pochè o sode con il tuorlo morbido, e un formaggio fresco tipo ricotta. Ancora, gli edamame si possono tuffare in zuppe e brodi, oppure abbrustolire in padella per un contorno/snack originale. In alternativa, sposandosi deliziosamente con l’aglio possono diventare il condimento di una originale bruschetta o crostino. Infine, non sottovalutate l’accostamento di edamame e riso nella forma di risotto. Cuocete un normale risotto bianco, e solo alla fine della cottura unite degli edamame frullati e altri ancora interi.
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