Un nuovo approccio, una nuova visione del mondo. Un moto di freschezza e propositività, condito da una giusta dose di rabbia. La ribellione allo status quo portata in piazza dai movimenti giovanili per il clima sta plasmando non solo la discussione politica e culturale, ma anche l’estetica. Ispirati da questa nuova ondata di ‘agitazione’, che si veste non solo di giuste istanze ma anche di un nuovo modo di comunicarle, gli stilisti, i designer, i make-up artist, i grafici e tutti coloro che hanno a che fare con la creatività stanno prendendo spunto da tanta effervescenza. Al punto che Pantone, la massima autorità in fatto di colore, sottolinea come tra i color trend del 2020 sarà proprio la ‘ribellione’ il filo conduttore. Tanti saluti all’eterno nero, al classico sabbia, al rassicurante blu: arrivano dei veri e propri ‘getti’. Perché i colori 2020 sono a forte impatto visivo.
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“Certi che il futuro sia nelle loro mani, i giovani sentono di poter innescare il cambiamento. Dimostrano speranza e creatività, mescolano la narrazione informata con campagne giocose, inclusive, che portano il loro messaggio nel mondo. Riconoscendo il ruolo dell’arte, usano l’estetica e la sperimentazione per facilitare il dialogo sui temi globali e sulle possibili soluzioni”. È con questo presupposto che Pantone inneggia al color trend del prossimo anno, che battezza ‘Vibrant Rebellion’. Le parole di Laurie Pressman, vicepresidente del Pantone Color Institute, dipingono un quadro che ritrae la vibrante energia della gioventù. E la libertà di espressione come assunto imprescindibile.
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I colori 2020 inneggiano a una ‘vibrante ribellione’
Insomma, secondo Pantone la palette del 2020/21 rimarca l’urgenza di comunicare in modo chiaro, diretto, giocoso e irriverente la voglia di cambiamento. Attraverso un caldo rosso papavero (Poppy Red Pantone 17-664), un rosa intenso (Hot Pink Pantone 17-1937), un rinfrescante verde acquamarina (Marine Green Pantone 16-5721). Ma anche al giallo mais (Maize Pantone 13-0746), al riposante lavanda del cielo che albeggia (Lavender Aura Pantone 16-3911). Con dei tocchi più scuri, ma non meno luminosi, come un blu reale che vira sull’indaco (Amparo Blue Pantone 18-3945) o il grigio resinoso (Rosin Pantone 19-0509).
Ma un manifesto generazionale condito di licenza poetica non si limita al color block. Nella moda, nella grafica, nel design, nell’arte, nel make-up i colori esplodono e si mescolano. Abbelliscono ogni cosa e danno vita a pattern ‘folk’, e, perché no, a volte persino kitsch. Vibranti e iper-pigmentati, i colori 2020 vengono spruzzati, annodati, sfregati tra di loro e i complementari accostati. Via libera dunque ai filati mixati, agli abbinamento cromatici strong, alle tinte che si sovrappongono. E tanti saluti al tono su tono o al total look, a meno che non sia cromaticamente vibrante.
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