L’attuale generazione di adolescenti è perfettamente sintonizzata con le dinamiche del proprio tempo. È consapevole dei grandi cambiamenti del pianeta, della velocità con cui le tecnologie evolvono, e di come questi elementi influiranno sul loro futuro. È ciò che emerge dalla ricerca ‘Il lavoro dei sogni‘, condotta da FMTS Group su un campione delle scuole medie del Sud Italia. Che ha ‘fotografato’ i desideri e le aspirazioni professionali dei ragazzi. Ecco alcuni dei dati emersi.
Qual è il lavoro dei sogni
Tra i mestieri menzionati come prima scelta si trovano: lo sportivo (13%), il medico (11,5%), l’insegnante e l’istruttore di sport/danza (11%). Seguono le professioni SAM – legate al mondo dello spettacolo, dell’arte e della musica (9,8%). E EBM, legate ai mondi dell’estetica, del benessere e della moda (7%). Quindi l’ingegnere (6,5%) e professioni legate al mondo Horeca (4,4%), ovvero dell’ospitalità. Se invece si considera una rosa di 3 scelte, a prevalere è il mondo delle libere professioni (notai, avvocati, commercialisti, architetti, farmacisti, ingegneri, medici, psicologi, veterinari) che raggiunge il 30,5%.
Sono significative sono le motivazioni della prima scelta. In particolare, è la passione, avvertita sin da piccoli, a muovere, e vale nel 63% dei casi. Ma c’è anche chi sceglie un mestiere per un mix di motivazioni quali altruismo, senso di giustizia, rispetto dell’ambiente (15%). La terza motivazione più votata è la famiglia, intesa come generica influenza sulla scelta (7,5%).
Le donne superano gli uomini nel settore medico (13% a 9%). La forbice di genere si allarga ulteriormente se consideriamo tutte le professioni rientranti in ambito sanitario (donne al 23,2%, uomini 11,7%). Sostanziale equilibrio tra uomini e donne in ‘marketing e comunicazione’ e Horeca. Sebbene su valori più contenuti, anche in mestieri come architetto, commercialista, ordine pubblico, professioni legali vige l’equilibrio tra i sogni di maschi e femmine. Gli uomini prevalgono invece nell’ambizione legata al mondo sport.
Un elemento estremamente influente sulla visione del futuro lavorativo è il contesto geografico. Perché si lega alla possibilità di andare via o di restare nel proprio territorio. I ragazzi sembrano consapevoli del fatto che, molto probabilmente, realizzare i propri sogni significherà andarsene. Il 68,5% vede infatti il lavoro fuori dai confini nazionali. Il 27% in un’altra città italiana. Soltanto il 4,5% sceglie di associare in modo diretto il luogo di vita attuale con quello di lavoro.