Una targa misteriosa
Nella scena in cui Woody e Bo Peep si salutano fuori dalla casa di Andy, sono nascosti sotto un'auto con una targa molto particolare: RMR F97. Questo è il codice usato, per errore, per cancellare Toy Story 2 dai computer Pixar. Fortunatamente, un backup del film fu recuperato e Toy Story 2 poté uscire come previsto.
Red Hot Chili Pepper connection
Tutto ci si potrebbe aspettare da un film per famiglia, tranne un legame con i Red Hot Chili Peppers. Eppure è così: Flea, il bassista della band nonché attore veterano, presta la sua voce alla pubblicità del giocattolo Duke Caboom.
Duke Caboom è ispirato a un personaggio reale
Parlando di Duke Caboom... Il giocattolo doppiato in originale da Keanu Reeves è ispirato a una persona realmente esistita. Ovvero lo stuntman Evel Knievel, celebre negli anni '70 per i suoi folli salti in motocicletta. Ah, e Duke Caboom appariva anche nella culla di Jack-Jack ne Gli Incredibili 2!
Resuscitare Don Rickles
Don Rickles, l'attore che dava la voce a Mr. Potato Head, è morto nel 2017. Così, anziché rimpiazzarlo, alla Pixar hanno deciso di cercare tra 25 anni di registrazioni lasciate dall'attore per trovare le frasi adatte da inserire in Toy Story 4. Un'impresa svolta con il benestare della famiglia dell'attore.
Coco e Gli Incredibili
Il negozio di antiquariato presente nel film è ovviamente un campo minato di riferimenti. Tra questi, un vecchio disco intitolato "El Son de La Cruz", che proviene dal film Coco. E vari mobili de Gli Incredibili.
Woody ha sempre l’ultima parola
Forse non l'avrete notato, ma Woody (voce di Tom Hanks) ha sempre pronunciato la battuta finale in ogni film della saga. La tradizione è rispettata anche questa volta.
Improvvisazione
Forse non tutti sanno che... quando si realizza un film d'animazione, prima si registrano le voci e POI si animano le scene. Questo per poter modellare la recitazione dei personaggi animati a partire da quella degli attori, inclusi magari dei momenti di improvvisazione geniale. Come nel caso di Key & Peele, la coppia di comici americani (Peele è Jordan Peele, regista di Scappa - Get Out) che hanno doppiato Ducky e Bunny. I due hanno rivelato al Tonight Show with Jimmy Fallon di aver cantato per venti minuti, durante una sessione di registrazione. Di quei venti minuti, solo cinque secondi sono finiti nel film.
La saga di Toy Story sembrava essersi conclusa con il terzo capitolo. Ma poi è uscito Toy Story 4 e Pixar ce l’ha fatta un’altra volta. Ecco il vero capitolo finale, capace di toccare ancora una volta corde profonde. E di parlare di un tema importante come la necessità di essere se stessi anche in barba al ruolo affidatoci dalla società.
Toy Story 4 è stato ancora una volta un grande successo. A oggi, ha incassato quasi 920 milioni di dollari in tutto il mondo. Pixar ha ormai consolidato un modello produttivo che riesce a fondere qualità e potenziale commerciale in modo perfetto. Dietro ogni film c’è una squadra di creativi eccellenti e che amano il loro lavoro. Dietro la storia di Toy Story 4, ad esempio, ci sono i talenti di Andrew Stanton (regista di Alla ricerca di Nemo e Wall-E), del fondatore della Pixar John Lasseter e dell’attrice e sceneggiatrice Rashida Jones.
Una squadra di veri nerd.
Una squadra di creativi, certo. Ma anche una squadra di veri nerd. Gente che si diverte un mondo a inserire mille rimandi ad altri film Pixar. È prassi, nel cinema della casa di proprietà Disney, infilare citazioni talmente oscure che solo un fan con una conoscenza enciclopedica potrebbe beccarle. Toy Story 4 non è da meno: è stracolmo di rimandi sia interni, al cinema Pixar, che esterni, alla cultura popolare in generale. Ad esempio: lo sapevate che Duke Caboom, il giocattolo interpretato da Keanu Reeves, è ispirato a un personaggio realmente esistito? O che Toy Story 4 è incredibilmente legato ai Red Hot Chili Peppers?
Dai cameo vocali, alle citazioni di Coco e Gli Incredibili, e fino alle tecniche con cui è stato resuscitato un personaggio chiave, ecco i segreti di Toy Story 4…