La gioia per l’approssimarsi delle vacanze monta, ma allo stesso tempo un cruccio assilla: la mia casa sarà protetta? Il timore dei furti in abitazioni lasciate incustodite durante i mesi estivi è, ahinoi, fondato, e non a caso Habitissimo dichiara di registrare un’impennata tra le richieste di preventivi relativi ai sistemi antifurto durante il periodo delle vacanze (e nei mesi che le precedono). Il portale ci fornisce alcuni consigli per scegliere il sistema di allarme domestico se l’idea della partire non vi lascia tranquilli.
Sistema di allarme, cosa occorre sapere
Innanzitutto non si dovrebbe optare un prodotto ‘economico’ (o per lo meno, non solo con questa motivazione) e sarebbe meglio evitare i kit fai-da-te. Un impianto installato da un professionista ha maggiore qualità perché personalizzato. Inoltre il professionista vi proporrà antifurto prodotti da aziende garantite. I prezzi indicativi per un impianto in una casa di medie dimensioni (70/120 mq) sono di circa 3.000 €. Ma i costi sono legati anche alla tipologia di installazione. Ad esempio installare soltanto un impianto di videosorveglianza per casa con giardino (4/5 telecamere) ha un costo medio di 1.000 €. Considerate comunque che allarmi e impianti di sicurezza sono agevolati con una detrazione del 50% sulle spese (fino a 96.000 euro).
Wireless o con i fili? Non c’è una risposta univoca, dipende dai casi. Per installare un impianto filare si dovrà procedere ad una canalizzazione esterna. Oppure eseguire delle opere murarie per il passaggio sottotraccia dei cavi. L’antifurto wireless ha un costo superiore, ma permette di evitare lavori e i costi aggiuntivi per eseguirli. Naturalmente si può anche considerare un sistema di sicurezza passiva. Ovvero installare quegli elementi progettuali funzionali a creare una ‘barriera’ (grate, porte blindate, serrature extra, vetri antisfondamento).
Chi vive in condominio deve anche considerare l’aspetto della privacy dei suoi abitanti. Installare la videosorveglianza in questo caso richiede il rispetto delle normative. Chi lo desidera, dovrà per esempio informare i condomini. E se alcune telecamere sono presenti in aree comuni dovrà avere il consenso di almeno metà dell’assemblea condominiale. Infine, le immagini registrate potranno essere visionate da soggetti incaricati solo in caso di necessità (ad esempio in seguito ad un episodio di furto – denunciato alle autorità).