Le app di dating sono spesso celebrate come l’antidoto ideale a una vita fatta di noia e solitudine. Tramite di esse è facile venire in contatto con più persone diverse, alcune delle quali in cerca di una vera e propria avventura. Tuttavia si parla poco dei rischi dell’uso delle app rispetto alla salute sessuale. Come stanno cambiando gli indici sanitari e delle malattie sessualmente trasmissibili ora che fare sesso è sempre più facile?
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App di dating: quale l’impatto sulle malattie sessualmente trasmissibili?
Secondo The Independent, le app per appuntamenti stanno aggiungendo ogni giorno oltre un milione di nuove infezioni da STD, malattie sessualmente trasmissibili, e stanno causando un’ondata di ceppi superbatterici intrattabili. Tanto che il fenomeno ha messo in guardia l’Organizzazione Mondiale della Sanità .
Ci sono 376 milioni di diagnosi all’anno di malattie sessualmente trasmissibili come la clamidia , la gonorrea , la sifilide e la tricomoniasi tra le persone di età inferiore ai 50 anni, secondo i dati dell’OMS.
La resistenza ai farmaci
Mentre la maggior parte delle infezioni sono attualmente curabili con gli antibiotici, l’OMS afferma che la resistenza ai farmaci è una minaccia crescente, in particolare nella gonorrea, che “potrebbe portare a trattare la malattia”.
Circa una persona su 25, a livello mondiale, è infettata da una o più di queste malattie e ogni volta che vengono utilizzati antibiotici per curarle aumenta le possibilità di comparsa di resistenza ai farmaci.
Sono anche una delle principali cause di infertilità, malattie croniche e complicazioni alla nascita. La sola sifilide ha provocato 200.000 morti nati morti e neonati nel 2016.
Eppure non c’è stata praticamente alcuna riduzione dei tassi di infezioni da malattie sessualmente trasmissibili dal 2012, secondo l’Oms.
“Il sesso sta diventando più accessibile”, ha detto il dott. Wi. “Hai appuntamenti app e tutto il resto, probabilmente questo è un fattore.”
Certo è che nonostante in media possa capitare di essere più promiscui, basterebbe adottare misure adeguate di protezione dalle malattie per evitare che ci si possa contagiare di più e contagiare gli altri. Non è la frequenza il problema, ma l’assenza di consapevolezza. Quando ci arriveremo?