LEGGERE CON I PROPRI FIGLI FA BENE
I genitori che hanno l’abitudine di leggere con i propri figli regolarmente migliorano le loro abilità linguistiche. Il vantaggio non è trascurabile: si tratta di uno scarto pari ad 8 mesi di sviluppo della comprensione di informazioni. Ne sono sicuri i ricercatori dell’Università di Newcastle che hanno condotto uno studio in collaborazione con la Nuffield Foundation.
LA RICERCA DELL’UNIVERSITA’ DI NEWCASTLE
Gli scienziati hanno esaminato 40 anni di ricerche su genitori e bambini che leggevano insieme. La lettura includeva sia dispositivi elettronici come Kindle e iPad che libri. L’età media dei bambini era di 39 mesi e la revisione ha esaminato studi di cinque paesi: Stati Uniti, Sud Africa, Canada, Israele e Cina. Leggere con i propri figli in tutti i casi si dimostrava vantaggioso. È stato infatti scoperto che il processo aumenta la capacità del bambino di comprendere le informazioni.
I RISULTATI DELLA RICERCA NEL DETTAGLIO
Leggere con i propri figli regolarmente aumenta le capacità linguistiche della prole di ben otto mesi. E’ questo il sorprendente risultato cui è giunta la squadra di ricercatori britannici. Otto mesi sono una grande differenza nelle competenze linguistiche quando si tratta di bambini sotto i cinque anni.
Hanno scoperto che il linguaggio ricettivo (comprensione), il linguaggio espressivo (quando un bambino mette i propri pensieri in parole come il vocabolario e la grammatica) e le abilità di pre-lettura (il modo in cui le parole sono strutturate) erano tutti migliorati. Ma la differenza più evidente riguardava le abilità linguistiche ricettive.
LE CONCLUSIONI
James Law, professore di scienze della parola e della lingua nell’università di Newcastle, ha dichiarato. “Sapevamo già che leggere con i bambini è utile per il loro sviluppo e le prestazioni accademiche successive. Ma il vantaggio di otto mesi che questa ricerca ha evidenziato è stato sorprendente. Il fatto che venga rilevato un effetto sulle competenze linguistiche ricettive è molto importante. Questa capacità di comprendere le informazioni è predittiva delle successive difficoltà sociali ed educative.”
La ricerca suggerisce inoltre che sono queste le abilità linguistiche più difficili da cambiare.