La manutenzione è fondamentale per vincere lo scorrere del tempo e le sue conseguenze. Questo discorso si fa per oggetti piccoli, ma anche per la propria casa. Secondo l’ultima ricerca dell’Osservatorio Sara Assicurazioni, il 60% degli intervistati si rende conto che trascurare i piccoli problemi della propria casa potrebbe portare ad avere danni maggiori. Per ovviare a tutto ciò, dalla ricerca risulta che un italiano su due è disposto a dare fondo a tutti i suoi risparmi. Il 31% prenderebbe in considerazione l’idea di chiedere un prestito bancario per i lavori in casa. I più previdenti utilizzerebbero la copertura assicurativa stipulata in precedenza (45%), mentre il 16% chiederebbe un aiuto economico ai propri familiari.
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Se poi la casa si trova in zone esposte a importanti eventi atmosferici, la manutenzione viene ritenuta fondamentale per il 71% degli intervistati. In questo caso si potrebbero più facilmente verificare problemi ai tubi in caso di gelate. O muffe poco gradevoli nelle zone umide della casa, come taverna o cantina.
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Lavori in casa, tempo del fai da te per risparmiare
Ma a chi rivolgersi? “A nessuno”, risponde il 53%. Il fai da te è entrato nelle corde degli italiani. Il motivo scatenante a non chiamare professionisti del mestiere è il risparmio. Gli altri fattori che portano a passare il proprio tempo libero a svolgere lavori di manutenzione? Il 33% ritiene di avere le competenze adatte per svolgere un buon lavoro mentre per il 12% è una questione di tempistiche: far da sé è più rapido.
Non tutti però si sentono così competenti. Il 44% degli intervistati si rende conto che chiamare un professionista significa avere la garanzia di un lavoro ben fatto. Il 39% ammette di non avere le giuste capacità per svolgere lavori di manutenzione, specialmente per quanto riguarda gli spazi esterni. Il 61% non andrebbe mai a riparare il tetto. Il 36% non si cimenterebbe mai nella ritinteggiatura di pareti o ringhiere, nella sistemazione delle grondaie o di mettere a posto i pluviali. Anche l’idraulica piace poco. Ben il 35% rinuncia volentieri a sostituzioni di rubinetterie o simili. Insomma, a ognuno il suo mestiere.