Ogni fidanzamento si fonda su equilibri complessi da mantenere. Ma, in aggiunta, i rapporti che ognuno dei due partner ha nei confronti dei genitori, propri e altrui, influiscono fortemente sul benessere della coppia. E se tali legami non sono ottimi, o non sani, allora ad essere compromesso potrebbe anche essere l’amore. Nella sua totalità. Ecco alcuni segnali, nove per l’esattezza, per comprendere quando e come agire, secondo quanto alcuni terapeuti hanno riferito al Business Insider. Per mettere un po’ di ordine nel rapporto tra partner, suoceri, generi ecc.

Nove segnali che ti fanno capire se il rapporto tra partner, generi e suoceri non è sano

Non pongono dei paletti alle decisioni – Porre dei limiti in ogni rapporto è molto importante. Anche con i genitori. E i partner, come sottolinea il terapeuta Allen Wagner, “spesso si sentono feriti e minimizzati da questa esperienza”.

Si crede a prescindere a quello che dicono i genitori, anche se non è vero – Se il tuo partner e il suo genitore sono in una relazione codipendente, puoi finire per sentirti escluso. Parlare quindi è molto importante.

Litigano tutto il tempo – Se partner e genitori battibeccano in continuazione, finirai spesso in mezzo. E, in questo caso, qualsiasi posizione tu prenderai, perderai comunque. La terapeuta Nedra Glover Tawwab sottolinea che non deve competere a te il ruolo di mediatore. Quello che invece puoi fare è aiutare il tuo coniuge a fare la scelta giusta. Ma con attenzione.

Consulta prima i genitori, e poi te – Ecco, questo è un caso in cui i paletti andrebbero messi. Ed è qualcosa che può davvero ferire. Occorre, in questo caso, parlare dei tuoi sentimenti e sollecitare un cambiamento di posizione nei tuoi confronti.

Le decisioni importanti le prendono i genitori – Che si tratti di vita di coppia o del singolo, i genitori non possono essere l’ago della bilancia quando va fatta una scelta. “La consulenza prematrimoniale è un modo per affrontare questo problema in modo collaborativo”, ha spiegato Wagner. “Le coppie devono essere in grado di esprimere il loro dolore, ma senza rabbia. Questa, infatti, porterà a posizioni difensive nella persona che potrebbe sentirsi costretta a proteggere i propri genitori”.

Ecco qualche altra situazione che dovrebbe farti riflettere…

Si prendono cura di un genitore che non ne ha bisogno – Va bene, ovviamente, la premura in caso di malattia e infortunio. Ma un eccesso di attenzione laddove non sia necessaria potrebbe provocare una relazione malsana. Un po’ per ricambiare per tutta l’attenzione ricevuta da bambini. Sarebbe opportuno, in questo caso, richiedere l’intervento di un terapeuta.

L’umore del tuo partner cambia in base alle interazioni con il genitore – Che sia in positivo o in negativo, la discussione con un parente non può e non deve influire sul rapporto con il proprio coniuge. E’ bello gioire per le cose belle e rattristirsi per quelle negative, ma occorre marcare un netto confine tra empatia e traslazione emozionale. “Sii chiaro sui tuoi sentimenti, ma con apprensione – ha detto Tawwab – dicendo, ad esempio, ‘quando ti arrabbi con tua madre di fronte a me mi sento impotente”.

Hanno bisogno delle lodi del genitore – Una dipendenza quasi infantile. E, in quanto tale, pericolosa. Come se ci fosse ancora bisogno di un piccolo riconoscimento da parte del più grande.

Le vacanze sono un campo minato emotivo – Tawwab ha sottolineato, infine, come in alcuni casi una relazione malsana può rendere le occasioni festive difficili ed estenuanti. In tutti questi casi, e nei precedenti, incoraggiarli verso una terapia, che sia essa individuale, con i genitori o di coppia, è fondamentale. Perché, per quanto possiate ritenervi forti e forgiati, per risolvere queste questioni spesso non bastano soltanto pazienza e buona volontà. E i rapporti tra suoceri, cognati, generi e partner potrebbero provocare conseguenze inimmaginabili. E molto serie.