La società cambia in continuazione, soprattutto da un punto di vista sociale. Colpa (o merito, dipende dai punti di vista) delle tecnologie, che modificano i nostri rapporti giorno dopo giorno. Eppure, strano a dirsi, ci sono certe regole che non vengono intaccate. Quelle di genere. Perché, al di là che ci si trovi dal vivo o in chat, ci sono dei ruoli che sono ancora validi. Innanzitutto uomo “cacciatore” e donna “preda”. Se così si può dire… Quanto contano, invece, fisico, istruzione e reddito?
Secondo una ricerca effettuata dall’Oxford Internet Institute con eHarmony, l’arte dell’adescamento è meglio che rimanga una prerogativa degli uomini. Insomma, le donne, nonostante l’avvento di internet, devono rimanere l’oggetto della “caccia”. Per la ricerca, che ha preso in considerazione le preferenze degli inglesi negli ultimi dieci anni, sono stati studiati circa 150.000 profili online. Sparsi per le più famose app di incontri. Per ribadire il concetto che ci sono dei ruoli da rispettare, anche in chat.
Il fisico è importante, sia per gli uomini che per le donne. Invece diventano meno importanti istruzione e reddito…
Rispetto ai dati del 2008, che vedevano gli uomini iniziare una conversazione nel 6% dei casi, il desiderio di avviare per primi un contatto è aumentato del 30%. E se il primo messaggio arriva dalle donne, ricevono addirittura il 15% di risposte in meno. Ma c’è altro che tale ricerca ha decretato. Ad esempio, per il 40% dei profili intereccettati è importante capire se l’altro fumi o meno.
Meno importanti, per tutti, invece, altri fattori quali religione, cultura o razza. Per le donne, invece, contano meno, incredibile ma vero, il reddito e, non si sa se sia un bene o un male, il livello di istruzione. Le carti vincenti in base alle quali le donne scelgono gli uomini, invece, sono le seguenti: la presenza di molte foto, un alto livello atletico, altruismo e simpatia. Al contrario, invece, l’universo maschile sceglie chi spicca per presenza fisica, romanticismo e altruismo.
A decretare invece l’insuccesso di una chat, invece, l’ansia o l’altezzosità nelle risposte.