Equilibrio e moderazione sono gli ingredienti principali per mantenersi a lungo in buona salute. E’ importante evitare gli eccessi, ma anche le privazioni. Nella vita, in fondo, ci vuole un po’ di sale. Ed anche nel piatto. Siamo spesso abituati a sentir parlare delle controindicazioni di una dieta troppo ricca di sodio. Questo non significa, però, che il sale debba essere completamente bandito dalla propria cucina. Se utilizzarne troppo espone a disturbi come l’ipertensione e malattie cardiache potenzialmente letali, non mangiarne abbastanza può provocare sgradevoli effetti collaterali come nausea, vomito e crampi muscolari. Anche in questo caso, dunque, la parola d’ordine è “equilibrio”. Il nostro organismo, infatti, necessita di tutto, ma sempre nelle giuste quantità. La dose di sale giornaliera consigliata per tenere sotto controllo la salute è di 6 grammi (circa un cucchiaino). E’ importante cercare di non discostarsi eccessivamente da questa soglia nè in un senso nè nell’altro.
Come garantire all’organismo la dose di sale corretta
Il Daily Mail spiega come fare a controllare i giusti livelli di sodio, anche senza dover ricorrere quotidianamente alla bilancia. Innanzitutto bisogna tener presente che, per soggetti a rischio di malattie cardiache, occorre prestare particolare attenzione alla dose di sale impiegata in cucina. In particolare, l’American Heart Association, ad esempio, raccomanda di non superare 1,5 mg di sodio al giorno. Per aiutarsi nei calcoli basta ricordare che il sodio costituisce circa il 40% del peso del sale. Altrettanto importante è ricordare che che numerosi cibi contengono una certa dose di sale. Pane e cereli per la colazione in primis. Quando si cucina, dunque, non bisogna dimenticare di tenere in considerazione il sodio assunto con il consumo di altri alimenti che già lo contengono.
SCOPRI COME DOSARE SALE E SPEZIE CON FACILITA’
Ci sono diversi modi per capire se si sta eccedendo con il sale nella propria dieta. Tra i sitomi più comuni di un eccessivo consumo di sodio si annoverano il gonfiore delle dita di mani e piedi e della zona della pancia, oltre alla ritenzione idrica ed al mal di testa. Ma non è finita perchè l’abitudine a mangiare salato porta l’organismo a chiedere ancora più sale. Alterandone persino la percezione del gusto. Se si ha la sensazione che un piatto sia sciapo anche quando si sa che contiene una giusta dose di sale, c’è il rischio che ci si sia abituati a mangiare troppo salato. Per controllare i livelli di sodio nell’organismo si può bere molto per diluirne la concentrazione. Si può fare sport per eliminarne una parte con il sudore. E si può cercare di insaporire i cibi utilizzando altri ingredienti come spezie, limone ed erbe aromatiche.
Come scegliere il sale giusto
Non bisogna, infine, sottovalutare il tipo di sale utilizzato in cucina. Quello da tavola è altamente raffinato e, dunque, più povero di nutrienti. Meglio rivolgersi a quello marino, generalmente non raffinato e ricco di minerali naturali come potassio, zinco e ferro. O al sale rosa dell’Himalaya che deve il suo colore alla presenza di ossido di ferro. Questo sale è ricco di minerali ed oligoelementi come calcio, ferro, potassio e magnesio, di cui il corpo ha bisogno, ed è più povero di sodio. Otre ad evere un sapore più intenso e delizioso.
