L’estate sta finendo, ahimé. E cosa ci rimane? Qualche chilo in più, certo. Ma anche tanti bei ricordi. I migliori? Ovviamente quelli in compagnia con gli amici di sempre. Con un cocktail in mano. Tutti concordi? Allora, per salutare la stagione più calda, facciamo un brindisi. A tutti i brindisi fatti finora. E se volete assaggiare qualcosa di nuovo, che comprenda la freschezza dell’estate e l’imprevedibilità dell’autunno, ecco quello che potrebbe fare per voi. L’hanno ideato quelli di Amaro Ramazzotti. Quindi una garanzia.
L’Amaro Ramazzotti venne prodotto per la prima volta a Milano nel 1815. Nacque come “Amaro Felsina Ramazzotti” da una ricetta segreta di Ausano Ramazzotti, un farmacista bolognese trasferitosi a Milano agli inizi dell’Ottocento. Fu il primo aperitivo a non avere il vino come base. Nel 1848 Ramazzotti aprì un bar in Via Canonica, 86, sempre a Milano, dove lo si iniziò a servire nella sua versione definitiva.
E’ facile, veloce, e non richiede chissà quale professionalità. Basta avere un dosatore e tanti piccoli bicchierini. Alla faccia dell’estate che è passata, con la speranza che arrivino presto momenti ancora più belli, nonostante le temperature in calo.
Due gli ingredienti principali, amaro e gin
Il suo nome parla chiaro. Dato che “Ramagino” combina il nome del celebre amaro con l’altro ingrediente, di facile rimando. Parliamo del gin, e di uno in particolare. Curiosi di scoprirne il gusto? Provatelo subito. Ecco la ricetta.
Ingredienti: 25cl Amaro Ramazzotti, 25 cl Beefeater (un tipo di gin), 15 cl Tonic Water, fettina di cetriolo. E tanta voglia di divertirsi. Senza mai esagerare, ovviamente. La foto è di Nick Mascioletti.
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