IL DEBUTTO DEL CATFEST
Lo scorso sabato 14 luglio, all’Oval Space di Londra, ha debuttato CatFest, il primo festival dedicato al mondo dei gatti. Uno spazio di ben 5000mq nel cuore pulsante della città è diventato il punto di ritrovo per tutti gli amanti dei gatti. Ma non solo: Cats + Pop Culture è stato un festival estivo unico, emozionante e originale. Ha saputo unire l’aspetto spettacolare e ricreativo legato al mondo felino, alla solidarietà e al rispetto verso i gatti bisognosi.
TUTTO IL BELLO DEL CATFEST
Un programma ricco di attività e appuntamenti ha accolto appassionati, curiosi e amanti degli animali. Prodotti di tendenza, giochi e ultime novità, street food vegano, torte e cocktail a tema felino, ma anche libri, arte, musica, interventi di attivisti ed esperti del settore e la possibilità di incontrare sul posto gatti in cerca di famiglia. La creatrice dell’evento è Britt Collins, nota giornalista, animalista londinese e autrice del libro Strays (presentato in Italia il 18 luglio).
ALMO NATURE E LA FONDAZIONE CAPELLINO
A presentare la prima edizione londinese del Catfest è stata Almo Nature/Fondazione Capellino. La prima è un’azienda da sempre impegnata a creare prodotti innovativi e naturali che soddisfino il benessere dei cani e gatti. Donata alla Fondazione Capellino, dal 1° gennaio 2018 in poi vede tutti i profitti derivanti dalle vendite dei prodotti Almo Nature andare progressivamente a sostenere diversi progetti che proteggono la natura e gli animali. Progetti a termine con obiettivi e scadenza definiti, attorno ai quali si vogliono riunire associazioni e volontari.
Britt Collins e Pier Giovanni Capellino, fondatore di Almo Nature, hanno spiegato lo scopo del Festival. “E’ un festival con l’unico scopo di aiutare i piccoli felini in difficoltà. Occorre sensibilizzare le persone che decidono di prendere un micio in casa propria ad una maggiore responsabilità. Tutto ruota attorno al rispetto: diritto universale da cui tutto discende. Noi vogliamo far passare questo messaggio e fare cultura su adozioni consapevoli. Non è un lavoro semplice, ma solo così si potranno ridurre gli abbandoni ed eliminare il tragico fenomeno del randagismo.”