Dire estate significa parlare di vacanze, mare, sole e, ovviamente, abbronzatura. Avere una pelle ambrata rende più affascinanti, ma spesso, ci si ritrova a fare i conti con pericolose scottature. Sono in tanti infatti a non utilizzare la protezione solare. I motivi? Negligenza in primis.
Protezione solare, gli italiani ne fanno a meno
C’è chi pensa che cospargersi con un filtro protettivo possa compromettere la tintarella. Questo atteggiamento così superficiale però potrebbe avere delle conseguenze molto gravi. Ritrovarsi a fare i conti con eritemi solari e ustioni di 1° e 2° e in casi estremi carcinomi e melanomi non è affatto piacevole. Meglio dunque non prendere la questione con troppa leggerezza.
La ricerca firmata Top Doctors
A confermare il trend è stata una ricerca condotta da Top Doctors, piattaforma online che seleziona e mette a disposizione degli utenti un panel formato dai migliori medici specialisti di tutto il mondo. Cosa è emerso? I dati, come ha rivelato il Dott. Giuseppe Solari (dermatologo), sono sconcertanti. In estate abbronzarsi è una proprità per 8 persone su 10. Il 51% degli italiani intende migliorare il proprio aspetto prendendo colore mentre, per il 29% degli intervistati, la tintarella è addirittura un obiettivo da raggiungere costi quel che costi. Solo il 4,4% è contrario e il 16,6% si dichiara indifferente.
I rischi e le paure
Quasi 7 intervistati su 10 pensano che non sia necessario avvalersi della protezione solare. In molti ne fanno uso solo durante le prime esposizioni per abituare la pelle. La applicano inoltre solo nelle zone più soggette a scottatura come le spalle. C’è anche chi è (erroneamente) convinto che per il proprio tipo di pelle non sia necessaria. Coloro che invece sono soliti applicarla hanno un obiettivo preciso: il 40% lo fa infatti per evitare il bruciore dovuto alle scottature. Il 22% invece teme conseguenze più gravi, come l’insorgere del melanoma. Ma c’è anche chi teme l’invecchiamento della pelle e le macchie cutanee.
Tintarella a tutti i costi
Come si dice, il fine giustifica i mezzi. Ecco allora che 7 italiani su 10 sono disposti ad andare in spiaggia nelle ore più calde della giornata, tra le 12 e le 15, pur di raggiungere il colorito tanto sognato. Il 42% degli intervistati infatti pensa che qualsiasi momento sia buono per la tintarella. Il 26% ammette che, avendo poco tempo a disposizione, tende a esporsi nelle ore più calde in cui il sole è più forte. Esiste anche una piccola fetta di persone prudenti: circa 3 italiani su 10 prediligono le ore meno calde della giornata.
Come unire dunque l’utile al dilettevole? Semplice, basterebbe essere più responsabili. “Al sole ci si può esporre ma con determinate, se pur rigide, precauzioni. Sono convinto che si potrebbero migliorare sensibilmente questi numeri”- ha concluso il Dott. Solari.