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5 miti da sfatare sul sesso

Una sessuologa smonta alcuni dei più diffusi luoghi comuni sul sesso

miti sul sesso
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Il piacere è soggettivo, si sa. E cambia in base alle persone, all’età, alle situazioni. Perciò definire quali sono le ‘verità assolute’ sulla sessualità è impossibile. Proprio per questo la sessuologa Nikki Goldstein ha voluto sfatare 5 miti sul sesso, luoghi comuni che, pur avendo a volte qualche fondo di verità, non sono assolutamente dogmi universali. Anzi. Li ha raccontato al Daily Mail, ve li riportiamo.

Miti sul sesso da smontare

La durata è fondamentale. Stando ai dati della dottoressa, il 75% degli uomini ritiene che la durata del rapporto sia direttamente proporzionale al piacere. Ma solo il 43,2% delle donne è d’accordo. E, quando il discorso viene approfondito, emerge che per il 49,2% non è con la penetrazione vera e propria che si raggiunge l’apice del piacere.

Il sesso dovrebbe essere come nei porno. Assolutamente no: la pornografia non riflette un modello di sessualità reale. E’ cinema, è finzione. Pensare che a letto si deve essere come nei set a luci rosse, sottolinea la sessuologa, sarebbe come guidare prendendo spunto dagli inseguimenti di Fast and Furious.

Gli uomini vogliono farlo più delle donne. Questo è uno dei miti sul sesso basato sul fatto che le donne sono più complesse nel loro rapporto col piacere fisico rispetto agli uomini. E quindi si è per anni associata l’idea che non volessero far sesso quanto gli uomini. A volte, le donne stesse non sanno bene cosa vogliono o come chiederlo, continua la sessuologa, e per questo i rapporti che hanno sono ‘noiosi’, e non viene voglia di replicarli.

Gli uomini sono responsabili del piacere femminile. Vero e falso. Se da un lato è vero che sotto le lenzuola occorre essere generosi, ascoltare, dedicarsi all’altro, è vero anche che ogni persona, donna o uomo, deve saper indicare la strada. La sessuologa afferma che molti uomini che lei incontra nella su vita lavorativa si sentono fortemente sotto pressione perché convinti che il piacere della partner dipenda solo da loro. Invece il coinvolgimento deve venire prima di tutto da lei. In parole povere, ognuno è responsabile dei propri desideri e del proprio piacere.

Esiste un ‘picco’. Quando si parla di eros, si tende a cercare di inquadrarlo in numeri e misure. Durata, età migliore, ora del giorno, frequenza. No, non ci sono numeri che dettano le ‘regole’. Solo statistiche, al massimo sondaggi, ma non bisogna prenderle per oro colato.

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