Croazia: mare, sole, storia… e gastronomia. Se nella parte più nota di questa incredibile terra spopola la cucina mediterranea a base di pesce, più o meno simile a quella italiana, esistono tanti altri piatti che possono essere scoperti e gustati. Ecco alcuni consigli, dall’antipasto al dessert, dalla peka allo strudel, per un tour gastronomico indimenticabile.
Se volete un buon antipasto, sappiate che il prosciutto crudo sarà una delle grandi costanti della maggior parte dei menu croati. Due le varianti principali, dalmata e istriano. Il primo viene coperto con una miscela di farina e strutto e poi affumicato con fumo freddo; il secondo strofinato con foglie di lauro, rosmarino, condito con pepe e aglio. Entrambi vengono essiccati al vento di bora e maturano almeno un anno.
Pašticada e peka, tanto per iniziare…
Un’idea per un piatto unico? C’è la famosa Pašticada. Trattasi di uno stufato di manzo in salsa di vino e spezie accompagnato da soffici gnocchi. La carne è morbidissima, lasciata a macerare per circa 24 ore. Ma c’è anche il brodet, una zuppa che coniuga pesce e polenta.
Proseguiamo con i secondi. La “peka”, in italiano “campana”, è un piatto arrosto che può contenere tutto quello che volete. Soprattutto carne e verdura. Una ricetta che esiste da più di mille anni, e viene tramandata da generazione in generazione. Tante le varianti a disposizione: polpo, pesce, granchi, frutti di mare, vitello, pollo, agnello, verdura, maiale e tanto altro ancora. Per la preparazione occorre circa un’ora.
Il nome la dice lunga su questo piatto, che attinge ovviamente alla tradizione giapponese. Il CROshimi, infatti, è il CROatian saSHIMI. I frutti di mare più pregiati vengono così serviti su un letto di piante selvatiche aromatiche. Da abbinare, poi, al giusto olio d’oliva, così da rendere il gusto più profondo e delicato. A seguire un altro piatto che attinge alle grandi tradizioni locali, la carpa. Pulito, condito e infilzato sul ramo, il pesce viene arrostito per diverse ore. Si dice sia una delle carpe più buone d’Europa.
Maraška e štrukl, per finire in bellezza
Passiamo alla frutta. E come non parlare dell’amarena, la famosa maraška. Secondo alcuni quella di Zara è la più buona al mondo. La si può assaggiare come frutta, naturalmente, ma anche in una prelibata versione dessert. Un sorbetto di maraška con sopra un po’ di liquore di amarena, il famoso “maraschino”. Davvero imperdibile.
A proposito di dolci, appuntamento immancabile con il famosissimo štrukl. Per gli amici, semplicemente, strudel. Inventato per gli imperatori e i generali austroungarici, qui viene farcito con formaggio fresco e panna acida. Può essere salato o dolce, bollito o cotto. Da provare in tutte le sue varianti. Se vi trovate dalle parti di Ston, invece, non potrete non assaggiare la Stonska torta, un delizioso dessert che mette insieme cioccolato e pasta lessa. A volte ci sono aggiunte di zucchero a velo, altre volte viene condita con panna montata. Ma poco cambia, il risultato è strabiliante. Certo, sicuramente non una scelta dietetica. Ma ci penserete magari dopo, è meglio.