Gli ambienti di lavoro formali si stanno ‘svecchiando’. Arrivano i millennials che, cresciuti identificando il successo con Mark Zuckerberg, hanno un immaginario completamente nuovo dell’abbigliamento da lavoro. Il dress code da ufficio sta diventando sempre più casual, ma non in tutti gli ambienti è possibile portare la t-shirt e i jenas come fa il capo di Facebook (e non tutti sono in una posizione da poter ignorare le regole del bon ton). Insomma, occorre reinventare il dress code da ufficio, trovare un giusto mezzo tra il nuovo casual che avanza, e il tradizionale abbigliamento formale. Ci sono però alcuni capisaldi, alcuni confini che non dovrebbero mai essere superati. Li spiega Stephanie Gallo al Business Insider.
Il dress code da ufficio è sempre più casual
Il punto da cui partire è: cosa non indosseresti mai per incontrare un cliente? Bene, non farlo nemmeno per andare in ufficio. Lo stile sporty-chic va molto di moda, ma leggins, felpe, pantaloni della tuta non sono adatte agli ambienti professionali. I jeans sono annoverati tra i capi consentiti, ma devono essere integri (niente strappi o pezzi di pelle che si intravedono) e possibilmente scuri, opachi. Niente lavaggi effetto consumato: risulta più ‘trasandato’. Optate per un blu scuro uniforme o un nero.
Un consiglio utile potrebbe essere quello di non indossare mai ciò che il proprio boss non ha mai indossato. Se lui o lei si attengono ad un look formale, seguili. Se si concedono capi disimpegnati, puoi farlo anche tu. Il dress code da ufficio è spesso dettato da chi comanda. In ogni caso, una cosa importantissima è non apparire mai trasandati. Niente macchie, capi stropicciati, orli scuciti. ‘L’abito non fa il monaco’ non è un’espressione che va applicata all’ambiente lavorativo. Qui si viene giudicati dalle apparenze, almeno al primo impatto. E’ importante giocarsi bene questa carta.
Il nuovo business casual
Su cosa orientarsi quindi? La camicia, per lui e per lei, è sempre un’ottima via di mezzo tra formale e informale. Con stampe sobrie, botton-down, in lino. Non occorre il rigore della camicia bianca perfettamente stirata, si può optare per capi più casual. Abbinandoli con pantaloni casual, o capri. JP Morgan ha di recente fornito ai propri impiegati le nuove regole di quello che viene definito lo stile ‘business casual’, per adeguarsi all’informalità che oggi appartiene anche al mondo della finanza. Secondo loro i jeans non sono accettabili, ma la polo (per uomo) sì. Per le donne gli abiti vanno più che bene, purché non si tratti di gonne mini ma nemmeno ampie e svolazzanti. Il pantalone casual e la camicia/blusa sono perfetti, ma nel caso femminile anche le maglie possono andare più che bene. Un blazer o un cardigan sono la soluzione sia per uomo che per donna nel caso occorra coprirsi.