Non che abbia mai smesso di brillare, ma il talento del grande designer torna a splendere grazie ad un’iniziativa di restauro. Gio Ponti Relight è il progetto che riporta alla luce i lampadari originali della Chiesa di San Francesco al Fopponino a Milano. Opere risalenti al 1963, sottoposte ad un delicato lavoro di restauro grazie a Olivari. L’azienda leader nel settore delle maniglie ha infatti un legame storico con Gio Ponti. Nel 1954 il creativo disegnò per l’azienda la maniglia Lama e successivamente la maniglia Como per le porte del complesso ecclesiastico.
Gio Ponti torna ad illuminare
Un progetto di valorizzazione del patrimonio culturale, che unisce il pubblico e il privato. E’ il nuovo mecenatismo che permette di recuperare e conservare l’immenso patrimonio culturale italiano grazie all’intervento di aziende e imprenditori. Pensiamo al Colosseo restaurato grazie al finanziamento di Tod’s, la Fontana di Trevi ‘salvata’ da Fendi, il Cenacolo Vinciano restaurato, tra gli altri, grazie a Eataly e Olivetti. In questo filone si inserisce l’iniziativa di Olivari, in accordo con la sovrintendenza beni culturali della Diocesi di Milano e con la direzione artistica di Marco Strina.
Si tratta dei venti lampadari in ottone della navata centrale del complesso religioso. Sacrificati negli anni 80 per essere implementati con proiettori a ioduri metallici che aumentassero la resa luminosa. Grazie al progetto, tornano ad illuminare riportando nella chiesa l’atmosfera raccolta e il concetto spaziale voluti in origine da Gio Ponti.
Nel tempo i lampadari avevano infatti subito una progressiva ossidazione, che ne aveva compromesso la finitura leggera ed elegante. Nelle officine Olivari si è svolto l’intervento di restauro della struttura metallica. Il trattamento manterrà inalterato per molti anni ancora l’aspetto dei lampadari. I quali oggi funzionano a led a bassa tensione tali da fornire i lumen originariamente erogati dai tubi al neon. Le strisce di led sono state fissate in modo da non essere visibili.