Il vino sta riscoprendo una nuova giovinezza. Bianco, rosso o rosé che sia. Bevanda preziosa dai gusti variegati e raffinati, oggi diventa una delle scelte, tra quelle alcoliche, preferita dai Millenials. A dirlo tantissime ricerche, italiane e non. Con un veicolo che traina la maggior parte del mercato di oggi. Parliamo dell’e-Commerce, capace di coniugare la rapidità d’acquisto alla profondità dell’offerta.
Secondo i dati del sito vente-privee, pioniere e leader delle vendite-evento online, gli acquisti di vino in Italia sono effettuati nel 37% dei casi da donne under 35 e nel 26% da uomini under 40 rigorosamente anticonvenzionali, anti establishment e attenti alla sostenibilità che privilegiano fare acquisti da smartphone e tablet. E si contraddistinguono per paradigmi di consumo ben diversi dai baby boomers.
Nel valutare l’acquisto di una bottiglia emerge, infatti, l’attenzione verso etichette e cantine già conosciute (58%). Ma spesso c’è anche il desiderio di esplorare nuovi sapori, come conferma il 32% degli intervistati. Ma il valore di una bottiglia di vino va oltre a quello meramente commerciale. E si conferma come straordinario momento di aggregazione.
Il 46% dichiara infatti che il miglior modo per gustare un calice di vino è in buona compagnia. Condividendo questo momento anche attraverso i propri canali social (72%). Tra questi Instagram domina la scena (45%). A seguire c’è Facebook (33%). Un piacere che sussiste anche al momento della scelta, durante l’acquisto. Secondo il 48% degli intervistati, infatti, l’acquisto è piacevole come selezionare un capo di abbigliamento.
Aumenta la richiesta di rosé, ma in pochi lo conoscono veramente…
Negli ultimi anni, inoltre, si sta assistendo sempre di più a un nuovo trend. Secondo l’indagine condotta da Episteme per Pasqua Vigneti e Cantine, il 10% del vino consumato a livello mondiale è rosé. Ma in quanti possono affermare di conoscerlo? Sicuro di sé, infatti, sembra essere solo il 17% dei clienti del sito. Ecco 3 utili consigli, secondo Pasqua Vigneti e Cantine, da tenere a mente quando si sceglie una bottiglia “pink”.
1. Attenzione al colore: il rosé non è per forza rosa.
Contrariamente ad altre tipologie di vino, il colore dei rosé non indica il tempo di maturazione. Ma la tecnica con cui è stato vinificato, le uve utilizzate e la zona di provenienza. Definire una scala di colori per il rosé è piuttosto difficile, ma è possibile affermare che deve essere compresa tra il rosa tenue e il rosso chiaro con una vasta gamma di nuance intermedie.
2. Le differenze al naso sono importanti.
Caratteristica principale di ogni rosé è l’aromaticità che ricorda in particolare fiori e frutta, ma può espandersi anche a note vegetali o speziate, quest’ultimo sentore nella rara ipotesi che il produttore decida di affinare il vino in botte.
3. La vera prova del nove rimane il palato.
Al palato i rosé dovranno mantenere la freschezza floreale e fruttata percepita al naso. La sensazione tannica, che contribuisce a conferire struttura al vino, deve essere lieve. Mai eccessiva, altrimenti sarebbe meno gradevole.