La Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano ospita una raffinata mostra che presenta i Tarocchi del Mantegna. Si tratta di una misteriosa serie a stampa, realizzata alla metà del ‘400 in Italia settentrionale. I cosiddetti “Tarocchi del Mantegna” sono composti da 50 stampe incise a bulino di altissima qualità. Le incisioni sono caratterizzate da un tratto molto sottile, dovizia di particolari, un raffinato sistema di tratteggio per le ombreggiature. I Tarocchi del Mantegna circolavano già nel 1460 a Venezia, ma anche le città di Pavia, Parigi e Strasburgo conservano qualche esemplare.
I problemi di attribuzione
Divise in cinque serie di 10 elementi ciascuna, le incisioni raffigurano nell’insieme l’uomo come microcosmo e l’universo come macrocosmo. Inizialmente furono ritenute d’influenza fiorentina. Alla fine del Settecento, con il contributo di Luigi Lanzi (1795-96), ci si orientò verso il Veneto. Si riteneva, infatti, che fossero state incise dal Mantegna. Recenti studi condotti da Laura Paola Gnaccolini s’indirizzano, invece, a un’attribuzione a Lazzaro Bastiani. Artista veneziano coevo di Bartolomeo Vivarini, Bastiani era noto anche come miniatore. A lui vennero affidate diverse commissioni pubbliche di notevole rilievo.
Tarocchi del Mantegna: il mistero in mostra
Il percorso espotivo curato da Laura Paola Gnaccolini, propone 28 dei 31 fogli conservati nella collezione “Federico Borromeo”. La serie è conosciuta sopratutto per il mistero che aleggia, dunque, intorno al suo possibile autore, al luogo di produzione e sullo scopo di realizzazione. In origine, infatti, i fogli si presentavano rilegati all’interno di libri che, a causa del loro successo collezionistico, vennero ben presto smembrati. Per consentire al visitatore di apprezzare appieno la loro forma primitiva, lungo il percorso espositivo sarà installata una postazione multimediale. Verrà così mostrato in digitale l’esemplare conservato nella Pinacoteca Malaspina di Pavia.
Lazzaro Bastiani protagonista del rinascimento
Accompagna la mostra, il volume di Mondadori Electa L’UOMO DIVINO. Ludovico Lazzarelli tra il mazzo Sola Busca e i “Tarocchi del Mantegna”, con una proposta per Lazzaro Bastiani. Laura Paola Gnaccolini approfondisce, infatti, la personalità di questo affascinante protagonista del Rinascimento italiano. Lazzaro Bastiani è infatti degno di stare accanto a Marsilio Ficino e Pico della Mirandola.
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