Trovare fattori comuni alla base di un innamoramento non è facile. Questione di gusti, ovvio. Un tratto che una persona trova completamente irresistibile in un partner può rivelarsi del tutto sgradevole agli occhi di qualcun altro. Tuttavia, secondo uno studio recente, i tipi di intelligenza (come quello verbale) esibiti dagli uomini possono giocare un grande ruolo in fatto di amore a lungo termine. Spieghiamo il perché.
I ricercatori dell’Hanken School of Economics e dell’Aalto University di Helsinki, in Finlandia, e della Temple University di Philadelphia hanno deciso di esplorare in che modo l’intelligenza di un uomo può influenzare le proprie prospettive di matrimonio.
Il team, guidato da Jaakko Aspara, ha utilizzato i dati raccolti dalle forze armate finlandesi, dal Centro nazionale per il registro della popolazione in Finlandia e dall’Amministrazione finanziaria finlandese. In totale hanno valutato circa 190.000 uomini, tenendo conto del loro quoziente intellettivo. Ma anche di altre variabili, come reddito e status sociale.
Intelligenza verbale e denaro influenzano la durata del matrimonio
I punteggi del QI degli uomini erano divisi in tre parti: intelligenza verbale, logica e numerica. L’intelligenza verbale implica la possibilità di analizzare le informazioni e risolvere i problemi usando un ragionamento basato sul linguaggio. Quella logica, invece, nell’essere abili a comprendere e risolvere problemi complessi. Infine, circa quella numerica, prevale l’approccio più matematico.
I ricercatori hanno concluso che i giovani adulti maschi con maggiore intelligenza verbale erano quelli che sono risultati sposati per un periodo maggiore. L’intelligenza, come già anticipato, non era l’unica variabile considerata durante la ricerca. Il team ha anche approfondito se la ricchezza di un uomo può influenzare o meno la sua possibilità di matrimonio. Secondo le loro scoperte, un uomo con più soldi ha una probabilità ancora maggiore di convolare a nozze. Inoltre, chi ha un QI più alto, ha maggiori possibilità di sposarsi. Nonché di rimanere sposato per un periodo di tempo ancora più lungo.
