Oggigiorno si è sempre più proiettati verso il futuro. Anno dopo anno vengono messe a punto nuove, e spesso curiose, diete che promettono notevoli perdite di peso. Anziché lasciarsi ispirare sempre da riviste e consigli reperiti on line, perché non prestare attenzione a quanto raccontato da mamme e nonne? I loro rimedi, apparentemente antiquati, potrebbero essere in realtà una vera chiave di volta.
Rimedi “vintage” per essere sempre in forma
Nonostante l’accoppiata dieta ed esercizio fisico rimanga la formula vincente per dimagrire, interessante quanto riportato dal Business Insider che suggerisce di guardare al passato, ovvero agli anni ’50, ’60 e ’70, per scovare (e ripescare) rimedi di successo per stare bene e restare in forma.
Allenarsi in gruppo
Ieri l’hula hoop e le lezioni di jazzercise, oggi zumba, macubma etc. Cambiano i tempi e le discipline ma, a prescindere dal tipo di attività che si preferisce, allenarsi in gruppo si conferma essere un modo saggio per unire l’utile al dilettevole. “Gli allenamenti di gruppo migliorano le performance dei partecipanti perché implicano un maggiore impegno“- ha detto a NBC News Dian Griesel, coautore di TurboCharged. “Non presentarsi a lezione risulterà evidente agli occhi degli altri. E, di conseguenza, si tenderà a non saltare una lezione o a interrompere l’allenamento”
Preferire la ricotta ad altri formaggi
Che dire dell’alimentazione? Da non sottovalutare la ricotta. Secondo la NPR la sua presenza in tavola era una costante tra gli anni ’50 e la metà degli anni ’70, in particolare tra le persone che cercavano di perdere qualche chilo. Il perché è semplice. Oltre al suo sapore piacevole, questo alimento ha un minor contenuto di grassi, e quindi di calorie, rispetto ad altri formaggi. E’, inoltre, ricco di proteine. Bisognerebbe dunque inserirlo nella propria lista della spesa.
Limitare il consumo di zucchero
Spesso, quando si è a dieta, allo zucchero si preferiscono i dolcificanti artificiali, introdotti sul mercato a partire dagli anni ’60. Tuttavia queste sostanze, nel corso degli anni, sono state definite da molti studi pericolose. Oltre a non incidere sulla perdita di peso, infatti, potrebbero essere addirittura cancerogeni. Perché dunque non pensare, semplicemente, di ridurre il consumo dello zucchero?
Ridurre i cibi elaborati
Al giorno d’oggi, spesso, a causa della mancanza di tempo si tende a consumare velocemente i propri pasti. Ciò porta a prediligere snack e cibi elaborati. In realtà, anche quelli che sono considerati “sani” sono ricchi di sostanze chimiche, sali e grassi: tutto ciò contribuisce all’aumento di peso. Guardando al passato, le cose erano ben diverse. Stando a quanto riporta Health, negli anni ’60 e ’70, la gente era solita consumare principalmente cibi integrali che, secondo la dietista Rachael Hartley, permettono di assumere tutte le vitamine e i nutrienti di cui si ha bisogno. Naturalmente, non tutti gli alimenti trasformati sono cattivi. L’importante è avere consapevolezza di ciò che si mangia e vivere il rapporto con il cibo con la massima serenità.
Tenere traccia di ciò che si mangia
Nel 1963 si diffuse l’ormai famosissima dieta Weight Watchers. Oggigiorno, nonostante siano passati più di 50 anni dalla sua scoperta, continua a essere uno dei programmi dimagranti più seguiti e apprezzati. Il motivo del suo successo? Secondo la Fast Company potrebbe dipendere dalla flessibilità del programma: non è infatti richiesto di pesare gli alimenti. Inoltre, chi la segue, è solito annotare tutto ciò che mangia. Avere un diario alimentare può infatti aiutare a comprendere cosa funziona e cosa, invece, potrebbe ostacolare la perdita di peso.
Cucinare in casa
In passato, all’interno di una famiglia i ruoli erano chiari: l’uomo era quello che lavorava e la donna, invece, si occupava della casa e, ovviamente, anche della cucina. Tralasciando discorsi sulla parità dei sessi, c’è da dire che mangiare pasti cucinati in casa è decisamente salutare. Permette infatti di conoscere ogni singolo ingrediente che finisce nel piatto. La bontà del cibo genuino non ha prezzo.