Quando si parla di aria condizionata negli alberghi bisognerebbe fare davvero attenzione. Verrebbe da dire: usarla ma non troppo. Nel senso di: se proprio non se ne può fare a meno. Un ex direttore di hotel ha rivelato che non bisognerebbe mai utilizzarla. Anzi, che è l’unica cosa che si dovrebbe evitare di usare per prevenire le malattie. Chiunque abbia l’abitudine di utilizzare gli impianti di aria condizionata anche per emettere calore può rimanere costernato a sapere cosa viene coinvolto nell’unità di condizionamento.
Aria condizionata negli alberghi: cosa sapere
Una fonte spesso trascurata di germi è l’unità HVAC nella stanza. Vale a dire l’Heating, Ventilation and Air Conditioning. Ovvero l’apparecchio per riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria. Il personale dell’hotel difficilmente riesce a pulire i filtri. O anche la parte superiore visibile. Succede, quindi, che anche semplicemente accendendo l’unità particelle di batteri che si liberano riempiono la stanza e i polmoni. E la qualità dell’aria nella stanza potrebbe nuocere agli ospiti. Negli hotel i filtri dell’aria condizionata dovrebbero essere cambiati almeno ogni tre mesi. Perché potrebbe persino accrescere il rischio di malattie come l’influenza.
E’ infatti stato appurato che l’aumento di casi di influenza è spesso legato ad un condizionatore impuro. Le mucose delle prime vie aeree, soprattutto quella della gola, sono particolarmente sensibili all’aria condizionata. C’è una malattia, chiamata legionellosi, causata dal batterio Legionella pneumophila. Deriva dal fatto che questo microrganismo nel 1976 causò un’epidemia tra i partecipanti al raduno della Legione Americana al Bellevue Stratford Hotel di Philadelphia. In quell’occasione, 221 persone contrassero una forma di polmonite precedentemente non conosciuta. E 34 morirono. La fonte di contaminazione batterica venne identificata nel sistema di aria condizionata dell’albergo.
La legionellosi può infettare persone di tutte le età ma è particolarmente diffusa tra le persone anziane, tra i fumatori o le persone affette da condizioni polmonari croniche. Una regolare manutenzione degli impianti di condizionamento deve prevedere quindi la sostituzione periodica dei filtri. Solo cosi può rappresentare un efficace strumento di prevenzione delle infezioni da microbi veicolati dagli impianti di climatizzazione.
