L’INGREDIENTE DEL PANETTONE GENOVESE MILK-FREE – Natale croce e delizia degli italiani a tavola. Per tenere a bada le calorie in eccesso, meglio ridurre il quantitativo di burro, alimento ricco di acidi grassi saturi e per questo alla base della pasticceria. Ecco quindi il Panettone Genovese totalmente Milk-Free, adatto a chi cerca di controllare la dieta e per coloro che non possono assumere latte e latticini. A sostituzione del burro, una purea di banane.
LA RICETTA Panettone genovese milk-free
LA DIFFICOLTA’ – media
INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE – 85g banane, 105g zucchero di canna, 1 uovo, 300g farina 00, un pizzico sale. 80ml panna di soia, 230g uvetta, scorza 1 arancio, 15g granella di mandorle, 10g lievito per dolci.
TEMPI DI PREPARAZIONE – 80 minuti
LO SVOLGIMENTO – Iniziare la ricetta sbucciando le banane e riducendole in purea. Amalgamare il composto di banana con lo zucchero fino ad ottenere una crema senza grumi. Aggiungere all’impasto un uovo e il sale continuando a mescolare per alcuni minuti. Quando la crema sarà spumosa aggiungere l’uvetta, la scorza di arancia e la granella di mandorle. Concludere la realizzazione dell’impasto liquido con l’aggiunta della panna di soia. Mescolare in un altro recipiente la farina e il lievito vanigliato. Aggiungerli all’impasto liquido e mescolare fino ad ottenere un impasto compatto. Quando sarà sodo, formate una palla e depositatela su una teglia ricoperta di carta forno. Schiacciate uniformemente l’impasto per ottenere un disco spesso circa 4 cm e creare delle piccole incisioni (scacchiera) con un coltello bagnato. Pre-riscaldare il forno (statico) a 180 gradi. Cuocete il panettone per circa 45 minuti.
LA FIRMA DELLA RICETTA Paolo Pedemonte, genovese di nascita ma milanese di adozione, farmacista prestato alla comunicazione, è follemente innamorato della cucina, quella sana. E’ l’anima e la mente del blog HealthSoup.it e ha una missione nella vita: ispirare le persone a mangiare bene, sano ed equilibrato. Senza però dover rinunciare al gusto. Il suo progetto nasce dalla necessità di dover cucinare senza latte e farina, per amici e parenti intolleranti, ma è diventata con gli anni una vera e propria sfida.