Finestra aperta in camera da letto e il sonno è assicurato. Perché l’aria che circola impedisce l’accumulo di anidride carbonica nell’ambiente.
Per testare gli effetti positivi di un sonno “areato”, sono stati monitorati 17 studenti dei Paesi Bassi. I risultati hanno dimostrato che i valori di CO2 erano nettamente inferiori rispetto a quelli presenti nelle camere “blindate”.
Finestra aperta, sonno migliore: lo studio
Difficile in inverno, impossibile per chi ha paura dei ladri, il pensiero della finestra aperta può causare qualche problema. Ma di sicuro aiuta a migliorare la qualità del sonno. Chi ha difficoltà a dormire dovrebbe provare a tenere porte e finestre aperte prima di infilarsi a letto.
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Indoor Air. Lo studio olandese effettuato dall’Università di Eindhoven, ha coinvolto volontari sani il cui sonno è stato monitorato per 5 giorni in due casi distinti. Porta e finestra aperte, porta e finestra chiuse. In entrambi i casi sono stati misurati la concentrazione di anidride carbonica, umidità e temperatura della stanza.
La qualità del sonno degli studenti è stata valutata tramite diari personali e actigrafi, strumenti di registrazione dell’attività di riposo. Ma non solo: oltre all’apparecchio indossato su polso e caviglia, è stato utilizzato anche un sensore di movimento sotto il cuscino.
Sia dai report dei volontari, sia dagli esami strumentali è emerso che con meno CO2 nella stanza il sonno è più profondo. L’indice di efficienza del sonno è maggiore e il numero di risvegli notturni minore. Un buon modo per aiutare a combattere l’insonnia, che si traduce anche in una migliore qualità dell’igiene domestica.
Ricambio dell’aria: una necessità in casa
Il ricambio di aria è necessario sia alla casa sia alla nostra salute. La finestra aperta è dunque una buona abitudine giornaliera.
L’aria che ristagna in un ambiente casalingo alla lunga è molto più nociva dell’atmosfera esterna. Quest’ultima, infatti, pur subendo la mescolanza con molti più agenti inquinanti, non è concentrata in uno spazio limitato.
Tuttavia, durante l’inverno, occorre adottare qualche accortezza. Prima di tutto spegnere il riscaldamento mentre si arieggia la stanza. E spalancare le finestre per non più di dieci minuti. È preferibile tenerle aperte per la durata di questo tempo, piuttosto che costantemente socchiuse. In questo modo le mura non si raffreddano in inverno. E non si riscaldano in estate. È dunque importante ridurre le dispersioni termiche.
Malattie e igiene della casa
Il ricambio d’aria è inoltre necessario in caso di malattie di stagione. La ventilazione degli ambienti e le frequenti passeggiate aiutano anche i bambini a prevenire malanni. La salubrità della casa dipende anche dall’aria che circola al suo interno. Via a germi e batteri: fateli uscire dalla finestra.
Ristagno e umidità sono i peggiori nemici della salute. Pensate alla formazione delle muffe: finestra aperta anche in bagno e cucina! Ecco perché cambiare l’aria almeno due volte al giorno è assolutamente indispensabile. In caso si viva in città o zone con un alto tasso di inquinamento atmosferico, è preferibile dare aria alla casa la mattina presto e la sera tardi. Insomma: negli orari in cui il traffico è minore.