E’ una delle ultime mode al bar, in voga da un paio di anni. E che racconta una storia davvero internazionale. Il cold brew coffee arriva dall’America. E non va confuso con il caffè freddo, solitamente servito sul ghiaccio, magari con latte e sciroppo. Quello “brew” è semplicemente un caffè, ma preparato a freddo. Con un processo davvero particolare.
Cold brew coffee: con quale procedimento si realizza?
I fondi di caffè sono immersi in acqua per un massimo di 24 ore per produrre un’essenza concentrata, che viene quindi diluita a piacere e servita fredda. I fanatici del caffè dicono che tale procedura esalta le proprietà dei chicchi, specialmente quando di origini diverse, che non spiccano in un tradizionale infuso di acqua calda. Creando un risultato rinfrescante, altamente aromatico e fruttato.
Il cold brew coffee è dolce. Anche più dolce di quello americano tradizionale. Inoltre è un’opzione più ecologica, perché non richiede calore o elettricità. Il nuovo caffè, da tempo preso di mira da hipster e dai bar più internazionali, è diventata un’offerta anche delle principali catene alimentari. Come Starbucks, che ha annunciato il suo nome. Nitro, attualmente disponibile solo in negozi selezionati a Londra e Manchester.
Il caffè Nitro è già grande negli Stati Uniti e viene creato aggiungendo azoto al caffè freddo. E che viene conservato in barilotti. Quindi infuso con azoto gassoso mentre viene rilasciato attraverso una valvola pressurizzata con fori molto piccoli. Questo permette di bere una bevanda fredda e setosa con una testa cremosa di colore nero.
Se invece avete bisogno di qualcosa di alcolico, ci sono anche i liquori di caffè freddo. Parliamo del Conker Cold Brew, disponibile da Borough Wines e The Whisky Exchange. Secondo Rupert Holloway, uno dei responsabili del Conker Cold Brew, la bellezza del caffè freddo è nella sua semplicità. E conclude: “È un processo semplice e delicato che fa parlare la bellezza dei chicchi di caffè”.