Tra le giacche invernali, il parka è probabilmente il modello con la vita più avventurosa alle spalle. Nato tra gli Inuit, passato per l’esercito e successivamente ai lavoratori delle celle frigorifere newyorkesi. Icona di sottoculture giovanili. Da decadi, per molti è IL cappotto invernale. Quello che si indossa tutti i giorni, sugli outfit quotidiani. Tra le giacche invernali non è la più elegante, ma con negli ultimi anni è stato rivisitato in mille e più modi, assumendo un’aura chic e di tendenza.
Parka, principe tra le giacche invernali
Funzionale come sempre, urban-chic come da tendenze moda. Il parka di questo autunno inverno si sposa con la pelliccia, tornando da un lato a celebrare le sue origini polari, dall’altro aggiungendo un dettaglio femminile e contemporaneo. Pelliccia sintetica, come nel caso di Fornarina. Confermando la presenza del parka tra le giacche invernali in primissimo piano, il marchio lo interpreta secondo il suo stile urban e contemporaneo con tocchi di colore e dettagli rubati allo stile militare. In verde army o blu navy, con patch che evocano il mondo dell’esercito e della marina, i parka Fornarina si arricchiscono di pelo sintetico nell’imbottitura e attorno al cappuccio dove diventa particolarmente lungo. Ma sono soprattutto i colori a creare il contrasto urban-chic: rosa shocking abbinato al modello verde. Blu elettrico nel parka navy.
Per chi non si pone il dilemma etico, Moose Knuckles propone il parka reversibile con guscio in pelliccia di volpe multicolor. Design d’avanguardia che evoca una ‘tribù’ dal carattere deciso, istintivo, grintoso e femminile. Si chiama Saint-Fabien Anorak, ed è un parka double face che ridisegna il modo di concepire le giacche invernali. Kaki e pelliccia nei toni del grigio, del rosa cipria e del beige si alternano in base alle esigenze stilistiche della giornata. Confortevole e funzionale, protegge ma non appesantisce garantendo un fit perfetto. Arricchito da dettagli ricercati come coulisse, impunture asimmetriche e cerniere a prova di freddo. Non manca il logo cult, l’impronta d’alce in versione oro applicata sulla manica.