I film sul vino nascondono sempre metafore sulla vita umana. Non è un caso che il vino al cinema sia spesso una scusa per parlare di altro. Per affrontare i demoni privati di una galleria di personaggi in un giallo. Per raccontare una riunione famigliare o una riscoperta del passato. Per mostrare come anche le vite più complicate possano cambiare in meglio. O semplicemente per narrare un viaggio di riscoperta di sé.
L’esempio più recente è Finché c’è prosecco c’è speranza, dal romanzo di Fulvio Ervas. Diretto da Antonio Padovan, il giallo si muove tra le colline venete e i filari di vigne. Giuseppe Battiston interpreta Stucky, un ispettore mezzo veneziano e mezzo persiano che deve indagare su una serie di omicidi. Unico indiziato, un morto: il conte Desiderio Ancillotto, grande vignaiolo che pare essersi tolto la vita inscenando un improvviso e teatrale suicidio. Quello di Padovan non è l’unico giallo ambientato nel mondo del vino, comunque. Ricordiamo anche Vinodentro di Ferdinando Vicentini Orgnani, storia di un enologo accusato dell’omicidio della moglie.
Film sul vino, ecco i più celebri
Più spesso, i film sul vino servono come pretesto per raccontare il legame tra l’Uomo e la terra. Un’ottima annata di Ridley Scott vede Russell Crowe nei panni di un finanziere che eredita le vigne dello zio in Provenza. Tornare nei luoghi dove ha passato l’infanzia gli servirà per riconnettersi con una pace che si era lasciato sfuggire. Il recente Ritorno in Borgogna di Cedric Klapisch racconta invece la riunione di tre fratelli, che devono decidere del futuro della tenuta di famiglia.
Sideways di Alexander Payne vede invece una coppia di amici in viaggio prima del matrimonio di uno dei due. Il futuro sposo Jack (Thomas Haden Church) vuole solo divertirsi, il suo testimone Miles (Paul Giamatti) intende insegnargli i segreti dei sommelier. Due punti di vista diversi sulla vita esemplificati dal diverso punto di vista sul vino.
Scopriamo insieme i più noti film sul vino mai realizzati.
